Seguici su

Nuoto

Tennis, Lucia Bronzetti: “Voglio entrare in top100. Barty un esempio anche fuori dal campo”

Pubblicato

il

Lucia Bronzetti nel primo torneo dello Slam della stagione 2022, gli Australian Open, ha brillantemente superato le qualificazioni e poi si è spinta fino al secondo turno del tabellone principale, cedendo il passo solamente alla numero 1 al mondo, l’australiana Ashleigh Barty, poi vincitrice del titolo.

In virtù di questi risultati, l’azzurra ha toccato lo scorso 31 gennaio il proprio best ranking, salendo fino alla posizione 116 al mondo, diventando la numero 4 d’Italia, alle spalle soltanto di Camila Giorgi, Jasmine Paolini e Martina Trevisan. La nativa di Rimini ha parlato in esclusiva ad OA Sport dopo l’esperienza australiana.

Quando e come è nata la tua passione per il tennis?
La mia passione è nata per caso a 10 anni, quando mia zia mi ha portato insieme ai miei cugini al Circolo Tennis di Pietracuta, un piccolo paese della Valmarecchia“.

Hai giocato il tuo primo torneo professionistico nel 2013, all’età di 14 anni, cosa ricordi e cosa porti ancora nel bagaglio della tua carriera da juniores?
Il mio primo torneo credo sia stato a Pescara, ma sinceramente non ricordo bene. Non ho giocato tanti tornei juniores perché andavo a scuola e non potevo avere la giustificazione per le assenze. Però ricordo che con i miei genitori durante le vacanze andavamo in camper dove c’erano i tornei così poi quando perdevo continuavamo la vacanza“.

Come definiresti gli Australian Open appena giocati?
Li definirei un sogno che si è avverato“.

C’è un momento particolare del torneo che ricordi con maggior piacere e che ti piacerebbe raccontare?
Ci sono tanti momenti che porterò sempre con me, ma l’emozione più grande l’ho vissuta quando mi sono qualificata per il tabellone principale, vincendo con Hibino una partita che sembrava già persa“.

C’è una giocatrice all’interno del circuito WTA che preferisci particolarmente e che magari prendi come riferimento?
Nessuna in particolare, però mi piacciono tanto la grande umiltà e l’atteggiamento, in campo ed anche fuori, di Ashleigh Barty, nonostante sia la numero 1 al mondo“.

Obiettivi ed ambizioni per il futuro?
Il prossimo obiettivo è quello di entrare tra le prime 100 al mondo. Mi piacerebbe poi tanto riuscire a vestire i colori della Nazionale“.

A cura di Edoardo Diamantini

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità