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Atletica, Antonio La Torre: “Jacobs contro Coleman è il piatto forte dei Mondiali. Tamberi, lucida follia”

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Giornata di vigilia a Belgrado, dove domani (venerdì 18 marzo) inizieranno i Mondiali Indoor 2022 di atletica leggera. L’Italia spera di essere grande protagonista nella capitale serba, dove a guidare la spedizione tricolore (composta da 22 azzurri) saranno Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, Campioni Olimpici a Tokyo 2020 (rispettivamente sui 100 metri e nel salto in alto). Il DT Antonio La Torre ha analizzato la situazione ai microfoni federali: “È il momento di voltare pagina rispetto alla straordinaria stagione scorsa. A Belgrado cominciamo a capire se la consapevolezza delle nostre potenzialità sta prendendo una forma concreta”.

Marcell Jacobs ha vinto il titolo europeo lo scorso anno sui 60 metri, realizzando il record italiano (6.47) e ora punta al colpaccio iridato. Il velocista lombardo è chiamato alla sfida da brividi con lo statunitense Christian Coleman, Campione del Mondo in carica sui 100 e sui 60 metri, al rientro dopo 18 mesi di squalifica. La Torre è stato molto chiaro in merito: “La sfida tra Jacobs e Coleman è il piatto forte di questo evento, ne sta parlando tutto il mondo. Marcell ha fatto un ottimo lavoro insieme a Paolo Camossi per arrivare a questo appuntamento, il primo di una stagione lunghissima nella quale avremo i Mondiali a Eugene in luglio e subito dopo, anomalia dovuta alla pandemia, gli Europei di Monaco ad agosto. Jacobs è il nostro atleta più competitivo ed è al centro dell’attenzione per la sua sfida a re Coleman”.

Atletica, Mondiali indoor 2022: le speranze di medaglia dell’Italia. Jacobs e Tamberi in pole, si sogna nel peso

Gianmarco Tamberi ha deciso di fare il proprio esordio stagionale nell’occasione più importante e La Torre ha sottolineato “la generosità di questa partecipazione. Dentro questa ‘lucida follia’ c’è sostanza. Non arriva a Belgrado con tutte le sedute tecniche che normalmente avrebbe dovuto fare, ma il suo spirito competitivo contaminerà positivamente tutta la squadra”. Verso gli appuntamenti estivi, è una tappa significativa anche per tanti giovani azzurri: “Servirà per capire il loro posto in questa atletica mondiale. L’esempio più eclatante è Zaynab Dosso, quasi turista per caso alle Olimpiadi di Tokyo, oggi primatista italiana dopo 39 anni: si presenta con legittime ambizioni di finale nei 60”.

Foto: FIDAL

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