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Atletica, l’Italia cambia i pezzi della 4×100? Di Mulo: “Difficile se sei Campione Olimpico, ma… Jacobs in seconda, fa 130 metri”

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Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Eseosa Desalu, Lorenzo Patta sono in raduno a Roma. Gli uomini della 4×100 che ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 si trovano nella capitale insieme ad altri azzurri in questo ritrovo delle staffette, pensato per preparare la stagione all’aperto che culminerà con i Mondiali di luglio e gli Europei di agosto.

Filippo Di Mulo, responsabile della velocità e deus ex machina dell’apoteosi tricolore ai Giochi, è intervenuto ad Atletica Tv, canale della Fidal, e ha fatto un punto della situazione: Coordinare un quartetto maschile che conta campioni di questo calibro, ori olimpici e mondiali, è ovviamente più impegnativo di quanto lo fosse nel 2021. Dobbiamo tenere conto di cresciute esigenze e ambizioni individuali e armonizzarle con quelle della squadra. Iniziamo da qui, proseguiremo con un altro raduno a fine aprile (sempre all’Acqua Acetosa di Roma) e poi ci riuniremo subito dopo gli Assoluti di Roma. Vorrei presentarmi ai Mondiali dopo aver fatto almeno una gara, ma mi rendo conto che non sarà facile trovare il momento adatto”.

Il tecnico si è soffermato su uno degli aspetti più chiacchierati, ovvero quello di una possibile modifica alla formazione che trionfò a Tokyo: Cambiare un quartetto capace di vincere i Giochi e realizzare la quinta prestazione mondiale di sempre, e la seconda europea, non è scontato. Ma tutti hanno una possibilità. Per me la porta è sempre aperta: storicamente nelle mie staffette ci sono sempre stati degli esordienti e lo dimostra la prima frazione di Lorenzo Patta a Tokyo, una scommessa vinta. La staffetta è frutto di quattro frazioni, ciascuna con caratteristiche specifiche, abbiamo vinto per un centesimo conquistato grazie a quattro atleti e tre cambi”.

Filippo Tortu: “Vogliamo confermare il successo delle Olimpiadi. Tutti vogliono un posto in staffetta. Punterò sui 200”

Il professore ha proseguito: “Jacobs in seconda? Quasi tutte le nazioni schierano l’atleta più forte in seconda frazione, che è la più lunga, l’unica eccezione è il Canada con De Grasse; Marcell è in grado di correre 130 metri ad altissima velocità, e poiché è diventato eccellente nella gestione del testimone garantisce due cambi perfetti e un ottimo innesco di Desalu in curva. Allungare quel cambio ci ha permesso di dare il testimone a Fausto, un grande curvista, in seconda posizione. Infine Filippo, che prima della gara aveva annunciato: datemi il testimone un metro dietro al primo e io arrivo davanti a tutti. Ha fatto esattamente questo, e sono doti da ultimo frazionista. Magistrale”.

Poi la conclusione: “La squadra femminile in questo momento è più rodata e sta già provando i cambi; con quella maschile dedicheremo meno sedute ai cambi per concentrarci su esercizi analitici preparatori. Usiamo l’optojump per le verifiche ritmiche individuali da 0 a 100 metri e le riprese video e fotografiche da ogni angolazione e lato per analizzare il gesto tecnico”.

Foto: Lapresse

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