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Atletica, Marcell Jacobs e il sogno mondiale. Che tempo servirà per vincere? Occhio ai tre turni in un giorno…

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Marcell Jacobs ha lavorato alacremente per poter essere grande protagonista ai Mondiali Indoor, in programma nel weekend del 18-20 marzo a Belgrado. Il Campione Olimpico dei 100 metri ha tutte le carte in regola per poter ruggire nella capitale serba, ma la concorrenza sui 60 metri sarà davvero spietata. Non va dimenticato che il velocista lombardo è il Campione d’Europa della distanza e che lo scorso anno a Torun siglò il record italiano (6.47), prima di iniziare la cavalcata che lo ha portato alla doppia apoteosi d’oro a Tokyo.

Marcell Jacobs ha preso parte a cinque eventi nelle ultime cinque settimane. Ha vinto i meeting internazionali di Berlino (6.51), Lodz (6.49), Lievin (6.50) e poi si è imposto ai Campionati Italiani col crono di 6.55, in tutte le occasioni disputando il consueto doppio turno. Settimana scorsa ha gareggiato a Belgrado proprio con l’intento di testare la pista della rassegna iridata, ma dopo aver passeggiato in batteria (6.56) è stato squalificato nell’atto conclusivo a causa di una falsa partenza molto discutibile. Lo stato di forma del 27enne sembra comunque essere interessante, anche se c’è qualcosa da limare in partenza se si vuole davvero andare a caccia della vittoria.

Per mettersi al collo la medaglia d’oro bisognerà inevitabilmente battere i due quotati statunitensi. Il grande favorito della vigilia è infatti Christian Coleman. Il 26enne si presenta da Campione del Mondo in carica di 60 metri e 100 metri. A Birmingham 2018 timbrò un superlativo 6.37, dopo aver realizzato il record del mondo (6.34), mentre a Doha 2019 si impose con un roboante 9.76. L’americano è al rientro da una squalifica di diciotto mesi, inflittagli per avere mancato tre controlli anti-doping, ed è dunque estremamente desideroso di emergere. In stagione ha un corso un notevole 6.45 ai campionati nazionali, miglior tempo mondiale stagionale.

Atletica, il ranking mondiale stagionale dei 60 metri. Marcell Jacobs quinto, guidano un bahamense e uno statunitense

Christian Coleman ha nella sua partenza fulminante il suo punto di forza. Lo statunitense è solito uscire dai blocchi in maniera molto rapida e in quel fondamentale costruisce la sua vittoria. Marcell Jacobs dovrà inevitabilmente limitare i danni in quel frangente e poi dovrà cercare la rimonta, sfruttando il suo proverbiale lanciato: saranno abbastanza 60 metri per poter avere la meglio? La sensazione è che si debba andare sotto i 6.45 per poter concretamente sperare di salire sul gradino più alto del podio, bisognerà verosimilmente battere il record italiano e magari provare a puntare il record europeo (6.42, era l’obiettivo dichiarato dell’azzurro).

Coleman è l’avversario che incute più timore, ma attenzione anche al buon Marvin Bracy: 6.48 ai campionati nazionali per il 29enne già argento iridato nel 2014 a Sopot. Da seguire anche l’ivoriano Arthur Cissè, il liberiano Emmanuel Matadi, il keniano Ferdinand Omanyala, il nigeriano Femi Ogunode, il giapponese Shuhei Tada, Rikkoi Brathwaite dalle Isole Vergini: buoni atleti, ma sulla carta ampiamente alla portata del nostro portacolori. Non ci sarà il bahamense Terrence Jones, anch’egli capace di 6.45 in questa stagione (miglior prestazione mondiale stagionale al pari di Coleman).

Dettaglio da non sottovalutare: i tre turni nella stessa giornata (sabato 19 marzo). Al mattino la batteria, al pomeriggio la semifinale, in serata la finale. Qualcuno potrebbe arrivare fiacco al momento clou…

Foto: FIDAL GRANA/FIDAL

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