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Atletica, Mondiali Indoor: Duplantis record del mondo, Vuleta in estasi, Holloway e Wilson vincenti
Alla Stark Arena di Belgrado (Serbia) si sono conclusi i Mondiali Indoor 2022 di atletica leggera. Si sono assegnati gli ultimi sette titoli e lo spettacolo non è mancato, con i voli di Armand Duplantis e Ivana Vuleta a impreziosire il pomeriggio in terra balcanica. Non arrivano altre medaglie per l’Italia dopo l’oro di Marcell Jacobs sui 60 metri e il bronzo di Gianmarco Tamberi nel salto in alto.
RISULTATI MONDIALI INDOOR ATLETICA 2022, ULTIMA GIORNATA
SALTO CON L’ASTA (MASCHILE), FINALE – Armand Duplantis ha ritoccato il già suo Record del Mondo. Lo ha fatto da autentico fuoriclasse qual è: all’ultimo tentativo disponibile ai Mondiali Indoor. Lo svedese ha superato quota 6.20 metri, migliorando di un centimetro quanto fatto lo scorso 7 marzo proprio in questo impianto, quando alzò di un centimetro il suo precedente primato datato 2020.
Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 ha inscenato uno stupendo gesto tecnico, conquistanto il primo titolo iridato in sala. L’ultimo a essersi arreso è stato il brasiliano Thiago Braz, Campione Olimpico a Rio 2016: il sudamericano ha superato 5.95 alla terza prova, ma la quota successiva si è rivelata invalicabile. Terzo posto per lo statunitense Christopher Nielsen (5.90 alla terza).
SALTO IN LUNGO (FEMMINILE), FINALE – Ivana Spanovic ha vinto la medaglia d’oro. Apoteosi totale per la serba di fronte al pubblico di casa. Specifichiamo: ora la ragazza si chiama Ivana Vuleta (ha preso il cognome del marito), ma tutti gli appassionati la ricordano con il cognome da nubile. La 31enne si è imposta con 7.06 metri, realizzando la miglior prestazione mondiale stagionale. La balcanica ha difeso il titolo iridato conquistato tre anni fa a Birmingham, che aggiunge a tre titoli europei in sala a al bronzo delle Olimpiadi di Rio 2016. Alle sue spalle si sono accomodate la nigeriana Ese Brume (6.85) e la britannica Lorraine Ugen (6.82). Le migliori otto hanno tutte relizzato il primato stagionale, Larissa Iapichino ha concluso in decima posizione (6.57).
60 OSTACOLI (MASCHILE), FINALE – Grant Holloway trionfa come da pronostico della vigilia. Il 24enne statunitense aveva eguagliato il suo record del mondo (7.29) e poi in finale ha trionfato in 7.39, non riuscendo a migliorare il primato a causa di un contatto con la terza barriera. Il Campione Olimpico dei 110 ostacoli, nonché argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ha avuto la meglio sul francese Pascal Martinot-Lagarde (7.50) e sul connazionale Jarret Eaton (7.53).
800 METRI (FEMMINILE), FINALE – Sigillo perentorio della statunitense Ajee Wilson (1:59.09), che si è resa inarrivabile per tutte le avversarie. Sul podio salgono anche l’etiope Freweyni Hailu (2:00.54) e l’ugandese Halimah Nakaayi (2:00.66).
1500 METRI (MASCHILE), FINALE – Samuel Tefera ha battuto il grande favorito della vigilia. L’etiope ha trionfato in 3:32.77 (record dei campionai), regalando un grande dispiacere al quotatissimo norvegese Jakob Ingebrigtsen (3:33.02). Bronzo al collo del keniano Abel Kipsang (3:33.59). Pietro Arese conclude in ottava posizione (3:37.60).
4X400 (MASCHILE), FINALE – Staffetta spettacolare vinta dal Belgio (3:06.52). Kevin Borlé recupera sei metri a Bernat Erta nell’ultima frazione e così la Spagna si deve accontentare dell’argento (3:06.82). Bronzo per l’Olanda (3:06.90).
4X400 (FEMMINILE), FINALE – La Giamaica ha fatto gara di testa e ha trionfato in 3:28.40. L’Olanda strappa l’argento (3:28.57) battendo la Polonia per due centesimi e gli USA per quattro centesimi.
Foto: Lapresse