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Basket: scoppia il caso Brittney Griner. La stella WNBA fermata in Russia, è accusata di possesso di droga
Brittney Griner è tra i nomi più conosciuti del mondo del basket femminile. Interprete del ruolo di pivot come non se ne sono mai viste prima, uno strapotere fisico con pochissimi pari, ha segnato un’era sia negli Stati Uniti, in WNBA, che in Europa, dov’è impegnata di solito durante la stagione, dal momento che la lega americana femminile gioca solo nei mesi centrali dell’anno.
Adesso, però, la situazione è veramente critica per lei. I report che giungono dalla stampa americana concordano tutti sulla situazione che si è venuta a creare: nel mese scorso, Griner è stata arrestata all’aeroporto di Sheremetyevo perché è stata trovata con dell’olio di cannabis (e cartucce di sigaretta elettronica) tra gli oggetti che aveva con sé.
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Il possesso di sostanze stupefacenti, in Russia, fa rischiare una pena compresa tra i 5 e i 10 anni di carcere. Il volo in questione era in arrivo dalla città di New York. E alcuni indizi possono risultare utili a comprendere la tempistica del caso: l’account Instagram della giocatrice è fermo dal 5 febbraio, e per tutto l’ultimo mese non è nemmeno scesa in campo. Il tutto rischia di far salire ulteriormente una tensione già alta, ora che l’invasione russa in Ucraina sta catalizzando l’attenzione internazionale.
Al momento nessuna dichiarazione vera e propria è stata rilasciata, se non quella molto circostanziata dell’agente della giocatrice (che ricalca grosso modo una equivalente delle Phoenix Mercury), Lindsay Kagawa Colas: “Siamo a conoscenza della situazione di Brittney Griner in Russia e siamo a stretto contatto con lei, i suoi rappresentanti legali in Russia, la sua famiglia, il suo team, la WNBA, la NBA. Siccome questa è una problematica legale in corso, non possiamo ulteriormente commentare fatti specifici sul caso, ma possiamo confermare che lavoriamo per riportarla a casa e che le nostre priorità restano legate alla sua salute mentale e fisica“.
Foto: LaPresse