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Basket, squadre russe escluse dalle competizioni. Come cambiano le coppe? E per l’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali…
Con un breve comunicato, la FIBA ha deciso di seguire, per certa misura, quanto specificato ieri dal Comitato Olimpico Internazionale in merito alla partecipazione di atleti, squadre o arbitri provenienti dalla Russia nelle competizioni internazionali. Nessuna informazione è stata rilasciata circa la Bielorussia.
Questo il testo: “La FIBA rimane molto preoccupata rispetto ai recenti eventi in Ucraina ed esprime la più profonda vicinanza alle vittime. In linea con la risoluzione dell’Executive Board del Comitato Olimpico Internazionale e con le sue ragioni, la FIBA ha annunciato oggi che alle squadre e agli arbitri russi non sarà permesso di partecipare in competizioni FIBA e 3×3 fino a nuova notifica.
Ogni altra decisione verrà comunicata dalla FIBA tramite il Central Board, il cui prossimo meeting è previsto per il 25 marzo, e dagli organismi della FIBA European Zone nei giorni venturi. La FIBA condanna fortemente la violenza e spera che la pace prevalga al più presto“.
Questo si traduce in una lunga serie di effetti che coinvolge numerosissime competizioni internazionali, da quelle per selezioni nazionali a quelle per club. Andiamo con ordine, ricordando che non si citerà qui l’accoppiata Eurolega-EuroCup degli uomini perché non gestita dalla FIBA stessa.
In buona sostanza, se ad ora in Basketball Champions League maschile non ci sono più squadre russe, in FIBA Europe Cup è ancora presente l’Avtodor Saratov, che nei quarti è al momento accoppiato con lo Sporting CP (Lisbona).
Ancora più complesso il caso dell’Eurolega femminile, dove UMMC Ekaterinburg e Dinamo Kursk sono accoppiate l’una contro l’altra nei quarti di finale. In EuroCup, invece, nessuna russa neppure per retrocessione dall’Eurolega.
Capitolo squadre nazionali: la Russia si trova nel girone H delle qualificazioni ai Mondiali del 2023, lo stesso dell’Italia, in campo maschile. Tra le donne, invece, si parla dei prossimi Mondiali in Australia, a settembre, e delle qualificazioni agli Europei del 2023. Ancora da chiarire la situazione del 3×3, dove ad ogni modo il Paese ha più di una volta messo in campo formazioni di primo piano. La questione riguarderà inevitabilmente anche l’intero blocco dei tornei giovanili.
Credit: Ciamillo