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Biathlon, Coppa del Mondo Oslo 2022. Lukas Hofer in corsa per la Coppa mass start, ma serve il “6” al SuperEnalotto!

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Anche la stagione 2021-22 della Coppa del Mondo di biathlon è giunta al proprio epilogo. L’atto conclusivo andrà in scena a Oslo, dove nel settore maschile è rimasto poco in palio. D’altronde Quentin Fillon Maillet ha già matematicamente chiuso la corsa alla Coppa del Mondo assoluta, impossessandosi in anticipo della Coppa di specialità dell’inseguimento e ipotecando anche quella della sprint. Il transalpino, peraltro, mena le danze persino nella classifica dedicata alla mass start. In quest’ultimo abito la partita, però, è ancora aperta.

Vedremo se Emilien Jacquelin riuscirà a difendere la piazza d’onore nella classifica generale, consentendo alla Francia di realizzare un’inedita doppietta. Al tempo stesso viene da chiedersi se Sebastian Samuelsson sarà in grado di restare tra i primi tre della graduatoria assoluta, diventando il primo svedese a chiudere la stagione così in alto quasi trent’anni dopo Mikael Löfgren. I due dovranno però difendersi dal prepotente ritorno dei norvegesi Vetle Sjåstad Christiansen e Sturla Holm Lægreid, apparsi più brillanti la scorsa settimana.

Un altro tema d’interesse riguarda la classifica per nazioni, poiché l’Italia è il Paese che può beneficiare maggiormente dell’esclusione della Russia dalle competizioni di carattere internazionale. Infatti agli azzurri basterà effettuare atto di presenza nella sprint di venerdì per guadagnare i punti necessari a incamerare il 5° posto nella Nations Cup, piazzamento che consentirà al movimento italiano di salire a quota 6 pettorali nella Coppa del Mondo 2022-23, incrementando quindi di un’unità l’attuale contingente di cinque.

Classifica Coppa del Mondo biathlon 2021-2022: Quentin Fillon Maillet dominatore, 20° Hofer

SITUAZIONE COPPE DEL MONDO

COPPA DEL MONDO ASSOLUTA
Quentin Fillon Maillet ha chiuso la partita con una tappa d’anticipo, avendo 245 punti di margine sull’inseguitore più prossimo quando ne restano 180 sul piatto.

COPPA DI SPECIALITA’ SPRINT
Deve accadere un autentico cataclisma perché questa graduatoria non sia appannaggio di Quentin Fillon Maillet. Il francese ha 56 lunghezze di vantaggio su Sebastian Samuelsson. Pertanto, l’unica possibilità dello svedese è quella di vincere venerdì, sperando che il transalpino si classifichi dal 38° posto in giù!

COPPA DI SPECIALITA’ INSEGUIMENTO
Alla luce del dominio instaurato da Quentin Fillon Maillet in questo format, il trofeo è già stato matematicamente conquistato dal francese, che però concorrerà per un traguardo storico. Dovesse imporsi anche sabato, diventerebbe il primo uomo a trionfare in 7 inseguimenti consecutivi, superando il record stabilito dal connazionale Martin Fourcade.

COPPA DI SPECIALITA’ MASS START
Ça va sans dire, Quentin Fillon Maillet detiene il pettorale rosso anche in quest’ambito. Non ha però acquisito la Coppa, perché il norvegese Vetle Sjåstad Christiansen è ancora pienamente in partita, essendo a 15 punti di distacco. Possono coltivare legittime ambizioni di successo nella graduatoria di specialità anche il tedesco Benedikt Doll (-19), l’altro norvegese Sivert Guttorm Bakken (-20) e forse il transalpino Antonin Guigonnat (-31).
Per la verità la matematica tiene in corsa ben dodici atleti, compreso l’italiano Lukas Hofer, ma affinché l’altoatesino possa davvero vincere la Coppa della mass start, deve verificarsi una combinazione più improbabile di fare “Sei” al Superenalotto.

COPPA DI SPECIALITA’ VENTI KM
Infine, solo perché è stato assegnato a gennaio, sarebbe scorretto dimenticare l’esistenza del trofeo riservato al format dell’individuale. Questa piccola Coppa finirà nella bacheca del norvegese Tarjei Bø.

STORIA OSLO

Oslo è ormai diventata una classica. La capitale norvegese ha fatto il suo ingresso nel calendario del massimo circuito maschile nel lontano 1983, ma per quasi tre lustri ha dovuto osservare una rotazione con altre località norvegesi (Steinkjer, Fagernes e soprattutto Lillehammer). La situazione è cambiata a partire dal 1998-99, inverno in cui Holmenkollen ha assunto il ruolo di appuntamento fisso, mancando successivamente all’appello solo tre volte e sempre per cause di forza maggiore. La prima nel 2008-09, quando nell’impianto fervevano i lavori di ristrutturazione in vista dei Mondiali di sci nordico 2011; le successive due nel 2019-20 e nel 2020-21, quando si sono messe di traverso differenti problematiche legate alla gestione della pandemia di Covid-19.

Sinora a Oslo si sono disputate 77 gare maschili individuali di primo livello (13 venti km, 29 sprint, 20 inseguimenti, 15 mass start), di cui ben quattordici con valore iridato. D’altronde Holmenkollen, oltre ad aver organizzato i Mondiali per tre volte (1986, 2000, 2016), è stata teatro sia nel 1990 che nel 1999 dei recuperi delle competizioni iridate non disputate rispettivamente a Minsk e Kontiolahti a causa condizioni di meteo avverse. Come se non bastasse, nel 2002 la mass start, all’epoca non inserita nel programma olimpico, ha assegnato titolo mondiale.

Su queste nevi sono trentatré gli atleti capaci di imporsi in almeno una competizione. Fra di essi il più vincente in assoluto è il francese Martin Fourcade, il quale è stato in grado di raccogliere 10 successi (due nel 2010, uno nel 2013, uno nel 2014, uno nel 2015, tre ori iridati nel 2016, uno nel 2017 e uno nel 2018).
Sono invece cinque gli uomini in attività ad aver primeggiato da queste parti. Johannes Bø ha ottenuto 5 affermazioni (un oro iridato 2016, una nel 2017 e tre nel 2019), mentre si sono imposti 1 volta anche Evgeny Garanichev (2012), Tarjei Bø (2013), Jakov Fak (2014) e Simon Eder (2014).

Guardando ai podi, sono dodici i biathleti tutt’ora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three nella capitale norvegese. La graduatoria è capitanata da Johannes Bø.
8 (5-1-2) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
5 (1-2-2) – GARANICHEV Evgeny [RUS] *
4 (1-3-0) – BØ Tarjei [NOR]
3 (1-0-2) – EDER Simon [AUT]
2 (1-0-1) – FAK Jakov [SLO]
2 (0-2-0) – HOFER Lukas [ITA]
2 (0-0-2) – SEMENOV Sergey [UKR]
1 (0-1-0) – RASTORGUJEVS Andrejs [LAT] °
1 (0-0-1) – LOGINOV Alexander [RUS] *
1 (0-0-1) – LESSER Erik [GER]
1 (0-0-1) – DOLL Benedikt [GER]
1 (0-0-1) – FILLON MAILLET Quentin [FRA]
* Banditi dalle competizioni di carattere internazionale
° Sospeso per violazione normativa antidoping

Ragionando invece per nazione, in quel di Oslo Norvegia e Germania hanno ingaggiato da tempo un duello per il ruolo di potenza egemone. I padroni di casa sono riusciti a prendere un leggero margine sui tedeschi solo in tempi recenti.
61 (27-14-21) – NORVEGIA
55 (22-17-16) – GERMANIA [All-Inclusive]
32 (14-12-6) – FRANCIA
26 (6-11-9) – RUSSIA
18 (2-8-8) – AUSTRIA
7 (3-3-1) – URSS
6 (0-3-3) – ITALIA
6 (0-3-3) – SVEZIA
4 (0-2-2) – POLONIA
4 (0-0-4) – UCRAINA
3 (2-1-0) – REP.CECA
3 (1-0-2) – BIELORUSSIA
2 (1-0-1) – SLOVENIA
2 (0-2-0) – LETTONIA
1 (0-0-1) – FINLANDIA
Dunque l’Italia non ha mai vinto, cionondimeno è riuscita a raccogliere 6 podi.
I primi due piazzamenti nella top-three portano la firma di Johann Passler, che nel 1983 concluse al posto l’individuale disputata l’8 marzo e si classificò nella sprint andata in scena due giorni dopo.
Dopodiché il 10 marzo 1988 Andreas Zingerle si piazzò nell’individuale.
Quindi il 19 febbraio 2000 Renè Cattarinussi conquistò la medaglia di bronzo iridata nella sprint.
Gli ultimi due podi sono invece storia recente e sono stati ottenuti da Lukas Hofer, attestatosi al posto sia nell’inseguimento del 17 marzo 2018 che nella sprint del 22 marzo 2019.

Hofer a parte, fra gli azzurri in attività anche Dominik Windisch ha ottenuto risultati di peso. Infatti ai Mondiali 2016 ha concluso la mass start in 4^ posizione, dopo aver occupato la 5^ piazza nella sprint. Dal canto suo Thomas Bormolini vanta diversi ingressi in zona punti, con il 31° posto dell’inseguimento 2019 come picco. Nessun altro tuttora italiano in azione ha invece ancora fatto capolino tra i primi quaranta.

Foto: La Presse

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