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Calcio: fermo il progetto del nuovo stadio di Milan e Inter. Si pensa a una zona fuori San Siro

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La cattedrale si ferma. Il nuovo stadio pensato per accogliere le partite di calcio casalinghe di Milan e Inter, in teoria da costruire nella stessa area di San Siro, è formalmente bloccato dalla burocrazia che, come già successo in passato con casi simili, sta rallentando in modo consistente tutte le operazioni. A riportare la notizia è stata la Gazzetta dello sport nella giornata di martedì 29 marzo.

L’ambizioso progetto dello studio Popolous, già creatore della modernissima arena del Totthenam, sta infatti trovando diverse ostruzioni, in primis dai comitati ambientalisti e di quartiere, ma anche in parte anche dal Primo cittadino Beppe Sala, il quale ha sempre sostenuto l’urgenza di mantenere integro San Siro almeno fino ai Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.

I due club stanno quindi pensando a delle alternative nel caso in cui la situazione nell’area del Meazza dovesse diventare a tutti gli effetti impraticabile o difficile da sostenere da un punto di vista economico. Da quanto emerso sembra che la principale soluzione possa essere quella di spostarsi appena fuori città, nello specifico a Sesto San Giovanni, dove prima sorgevano le acciaierie Falck.

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Una decisione che, se intrapresa, scatenerà comunque polemiche. Secondo tante personalità, anche politiche, lo Stadio deve necessariamente rimanere nei confini della metropoli e non nelle zone dell’hinterland. Per questo motivo già il 22 marzo Palazzo Marino ha approvato in larga maggioranza una mozione presentata dal leghista Pietro Marrapodi per scongiurare uno spostamento fuori dalla città. Il documento, come riporta Milano Today, invita la giunta a porre in essere “tutte le possibili azioni volte a far sì che l’eventuale realizzazione di un nuovo stadio avvenga nell’ambito del territorio di Milano“. L’impasse dovrebbe comunque sbloccarsi in tempi brevi.

Foto: LaPresse

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