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Calcio, Roberto Mancini: “Non diamo per scontata la prima partita. Il nostro obiettivo è vincere il Mondiale”

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Il momento della verità è ormai arrivato per la Nazionale Italiana di calcio maschile, impegnata nei prossimi nove giorni prima in casa contro la Macedonia (giovedì) e poi eventualmente in trasferta contro una tra Portogallo e Turchia (martedì 29 marzo) con l’obiettivo di strappare la qualificazione per il Mondiale di Qatar 2022.

Il nostro obiettivo è vincere il Mondiale e per vincerlo dobbiamo vincere queste due partite – dichiara il C.T. Roberto Mancini in conferenza stampa – Il bello sarà a novembre-dicembre. Facciamo passare questa settimana di passione e poi vedremo cosa succederà. Allo scenario B, quello negativo, pensate solo voi: io penso allo scenario A. E speriamo che sia A. Dobbiamo essere positivi anzitutto perché stiamo parlando di calcio e soprattutto perché possiamo attaccarci a basi solide. Non dovevamo essere qui, ma il calcio è fatto anche di questo“.

Sulle scelte dei convocati: “Ho cercato di portare chi poteva essere più utile, non abbiamo tanto spazio per poter provare cose nuove. La base è stata quella dei giocatori venuti all’Europeo, tranne Bernardeschi che ad esempio non stava benissimo o qualcun altro rimasto fuori. Ma non ne potevo portare 40, così sono già abbastanza. Su chi non sta ancora benissimo faremo delle valutazioni”.

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Sulle condizioni fisiche dei difensori centrali Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci: “Giorgio sta abbastanza bene, il fatto di aver giocato è positivo. Probabilmente non farà le due partite, ma ne parleremo insieme e decideremo. Leo si sta allenando, sta abbastanza bene, ma sarà valutato per la seconda partita. Una squadra per vincere deve avere una grande difesa”.

Quando gli chiedono il motivo dell’esclusione di Mario Balotelli dalla rosa dei convocati: “Anche numericamente non potevo portarne un altro. E’ chiaro che lasciare un giocatore a casa dispiace sempre, che si tratti di Balotelli, Calabria o Bernardeschi. Ma la valutazione è stata che Joao Pedro può fare anche la seconda punta oltre che l’esterno d’attacco”.

Un’ultima considerazione in vista della sfida con la Macedonia: “Non diamo per scontata la prima partita, non sarà semplice, poi eventualmente ci saranno altri quattro giorni per preparare la seconda. Sono fiducioso perché so di avere bravi giocatori e professionisti, che hanno costruito dal nulla una vittoria all’Europeo quando nessuno ci credeva. La fiducia deve ripartire proprio da questo, da ciò che abbiamo fatto”.

Foto: Lapresse

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