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Cicilismo, Aleksandr Vlasov: “Come molti russi voglio la pace. Il ruolo dello sport è unire le persone oltre i confini politici”

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Lo scalatore russo della Bora-Hansgrohe Aleksandr Vlasov si è espresso attraverso il mezzo social sul conflitto in corso tra l’Ucraina ed il suo paese di origine. Prima di lui il connazionale Pavel Sivakov aveva assunto una posizione chiara in merito al nodo geopolitico, Vlasov ha voluto ribadire la propria ferma condanna alla guerra.

“Io, come molti russi, voglio solo la pace – scrive su Instagram – Non sono una persona politica e alle persone normali come me non è stato chiesto se vogliamo una guerra. È stato uno shock per tutti e spero che si fermi al più presto. È una situazione difficile per tutti. Mi dispiace per tutte le persone che stanno soffrendo e spero che presto ci sia pace”.

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“Sono un atleta e il mio obiettivo dovrebbe essere quello di unire le persone oltre i confini politici, piuttosto che dividerle. Penso che dovrebbe essere il ruolo dello sport” conclude Vlasov, che potrebbe addirittura rischiare di essere escluso dalle competizioni in quanto atleta russo se l’UCI continuerà con la linea dura.

Il principale organo del ciclismo internazionale nei giorni scorsi ha infatti sospeso le compagini russe e bielorusse, tagliando fuori dalle corse team di primo piano quale la Gazprom-Rusvelo. Vlasov correrà la Parigi-Nizza in programma dal 6 al 13 marzo, ma non potrà indossare la maglia di Campione Nazionale a cronometro nella prova contro il tempo della quarta frazione.

Foto: Lapresse

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