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Ciclismo
Vincenzo Albanese: “Alla Milano-Sanremo sono stato con i migliori, resta il mio sogno. Ora il Giro d’Italia”
Abbiamo raggiunto telefonicamente ad Arezzo Vincenzo Albanese, undicesimo sabato sul traguardo di Via Roma a Sanremo, il primo degli italiani dietro ai grandi nomi del nostro sport. Il 25enne toscano e portacolori del Team di Ivan Basso e Alberto Contador, la EOLO-Kometa, ha già corso molto in questa prima parte di stagione ottenendo dei buoni piazzamenti fino al grande risultato ottenuto nella Classicissima di Primavera, la prima Monumento della stagione, dopo una corsa pazzesca della sua squadra: “Sabato è andata bene, l’obiettivo era quello di rimanere tra i migliori e sinceramente è arrivato un risultato che non mi sarei aspettato anche se centrare la top-ten sarebbe stato qualcosa di straordinario. Sul Poggio ho perso quei venti metri in discesa che mi hanno fatto staccare dai primi sette corridori, non ero molto lucido. Tutto sommato però sono contento“.
Prima di tutto, complimenti. Come stai?
“Grazie mille. Sto bene dai, ho un po’ di postumi e adrenalina in corpo ma è normale”.
Ieri mattina come ti sei svegliato?
“Con buone sensazioni. So di aver fatto una bella gara, adesso tirerò un po’ il fiato per cercare di essere al via del Giro d’Italia nella miglior condizione”.
Quindi come proseguirà il tuo calendario?
“Oggi parto e vado in altura con la squadra, poi sarò al via del Giro di Sicilia e della Corsa Rosa. Poi si vedrà”.
Alla EOLO-Kometa stai ottenendo dei buoni risultati. Che aria si respira all’interno del Team?
“Si respira un’aria davvero positiva. Alle corse ci presentiamo sempre molto competitivi, sia entrando nelle fughe di giornata sia provando a fare dei finali di corda ad alti livelli e per una Professional nata da poco non è così scontato. Penso che ci aspetterà anche un gran bel Giro d’Italia”.
Come mai secondo te gli italiani fanno più fatica nel passaggio tra dilettanti a professionisti?
“In questi anni mi sembra un po’ più facile rispetto a quando sono passato io nel 2017. Nelle World Tour oggi ci sono molti più giovani italiani presenti rispetto ad anni fa. Oggi le grandi squadre puntano subito gli occhi sui giovani per poter farli crescere insieme a loro, passo dopo passo”.
Quali sono le corse che ti si addicono di più?
“Sicuramente la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, l’Amstel Gold Race e penso la Parigi-Roubaix, ma noi al momento in queste corse in terra belga come squadra non siamo invitati. Un giorno però mi piacerebbe poter essere al via di gare che secondo me hanno un grande fascino. Sono terreni su cui prima o poi vorrei correre”.
Quali sono invece gli obiettivi per questa stagione?
“Quello di vincere una gara, l’anno scorso ci sono andato vicino parecchie volte ma non sono mai riuscito ad alzare le braccia al cielo”.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Sabato per me è stata una giornata di gloria, mi sono trovato insieme ai migliori e ad un certo punto ci ho anche creduto. Sinceramente speravo di fare qualcosa in più, non vincere ma la top-ten sarebbe stato un grandissimo risultato. Il sogno nel cassetto rimane quindi la Milano-Sanremo, ci riproverò”.
Foto: Lapresse