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Combinata nordica, Coppa del Mondo Oslo 2022. Doppia gara sulle sacre nevi di Holmenkollen

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La Coppa del Mondo di combinata nordica si appresta ad affrontare un’altra delle proprie “Classiche Monumento”. Infatti nel weekend si gareggia a Oslo, in Norvegia. Come da consuetudine la competizione sarà parte integrante dell’Holmenkollen skifestival (od Holmenkollrennene), storica manifestazione nata addirittura nel 1892 composta da una serie di gare appartenenti a tutte le discipline nordiche.

La combinata è stata inserita nel programma sin dall’edizione inaugurale e da allora raramente ha mancato l’appuntamento. In 130 anni di storia si contano solamente 9 inverni “buchi” per i combinatisti. Cinque di essi a causa della Seconda Guerra Mondiale (1941-1945), uno per via di complicazioni normative legate alla pandemia di Covid (2021), tre in seguito a insormontabili problemi meteo (nel 1896 e nel 1898 mancava la neve, nel 1954 invece vi era troppo vento). Diverso il caso del 2009, quando la manifestazione andò sì in scena, ma non a Oslo, bensì a Vikersund. La situazione si verificò una tantum poiché sulla collina di Holmenkollen fervevano i lavori di ammodernamento e ristrutturazione in vista dei Mondiali di sci nordico 2011.

Ferma restando la tradizione ultra-secolare dell’evento, ai fini della presentazione vengono tenute in considerazione esclusivamente le cosiddette gare di primo livello, ovvero quelle valevoli per i Giochi olimpici, i Mondiali e la Coppa del Mondo.
Nel 2022 il massimo circuito della combinata farà tappa nella capitale norvegese per il trentasettesimo inverno. Ciò significa che il Tempio delle discipline nordiche è stato sempre presente in calendario, eccezion fatta per le stagioni 2008-09 e 2020-21, proprio per le già citate cause di forza maggiore.

https://www.oasport.it/2022/02/classifica-coppa-del-mondo-combinata-nordica-2021-2022-jarl-magnus-riiber-trova-il-quarto-successo-stagionale-e-scappa-nella-generale/

Sino a oggi a Oslo sono andate in scena ben 52 competizioni individuali di primo livello. Solo Lahti può vantarne di più (54), ma la location finlandese dovrebbe essere eguagliata in questo weekend. Delle suddette cinquantadue gare, 46 hanno avuto valore per la Sfera di cristallo, 5 erano inserite in quattro differenti edizioni dei Mondiali (1930, 1966, 1982, 2011) e 1 nei Giochi olimpici invernali del 1952.
Sinora – tra Coppa del Mondo e Mondiali – sono ventotto gli atleti a vantare almeno un successo su queste nevi. Fra di essi spicca indiscutibilmente il norvegese Bjarte Engen Vik, unico uomo capace di imporsi per ben 7 volte (una nel 1996, due nel 1997, una nel 1998, una nel 1999 e due nel 2000).

Sono quattro i combinatisti in attività ad aver primeggiato a Holmenkollen. Si contano 4 affermazioni per Akito Watabe (2012, 2015, 2017, 2018), mentre ha primeggiato in 3 occasioni Jarl Magnus Riiber (2016, 2019, 2020). Ha festeggiato 2 successi Eric Frenzel (oro iridato 2011 a cui ha fatto seguito una gara nel 2013). Si conta infine 1 acuto per Johannes Rydzek (2014).
I più attenti avranno già notato come tutte le competizioni andate in scena a Oslo negli ultimi sei anni siano state vinte o da Watabe o da Riiber, i quali, dal 2015 in poi, hanno raccolto tre vittorie a testa.

Guardando invece ai podi, sono dieci gli uomini tutt’ora in azione a vantare piazzamenti nella top-three nella capitale norvegese. Anche questa graduatoria è capitanata da Akito Watabe, appaiato però da Frenzel.
6 – WATABE Akito [JPN] (4-2-0)
6 – FRENZEL Eric [GER] (2-2-2)
3 – RIIBER Jarl Magnus [NOR] (3-0-0)
3 – RYDZEK Johannes [GER] (1-2-0)
2 – RIEßLE Fabian [GER] (0-2-0)
2 – HEROLA Ilkka [FIN] (0-1-1)
1 – WATABE Yoshito [JPN] (0-0-1)
1 – PITTIN Alessandro [ITA] (0-0-1)
1 – SEIDL Mario [AUT] (0-0-1)
1 – BJØRNSTAD Espen [NOR] (0-0-1)

Volgendo lo sguardo ai vari movimenti nazionali si evince come la Norvegia padrona di casa sia indiscutibilmente il Paese più vincente in assoluto, ma sia braccato dal movimento tedesco per quanto concerne i podi.
36 (21-15-17) – NORVEGIA
35 (10-12-13) – GERMANIA [All-Inclusive]
20 (5-7-8) – AUSTRIA
20 (3-12-5) – FINLANDIA
15 (6-4-5) – GIAPPONE
7 (4-2-1) – FRANCIA
3 (2-0-1) – USA
2 (0-0-2) – SVIZZERA
1 (1-0-0) – URSS
1 (0-0-1) – ITALIA
Dunque un podio per l’Italia, arrivato il 14 marzo 2015, giorno in cui Alessandro Pittin si piazzò nella finale vinta da Akito Watabe davanti a Johannes Rydzek.

Foto: La Presse

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