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Come ha reagito Jannik Sinner alla scenata di Nick Kyrgios? La calma glaciale è il segreto dell’azzurro

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Sapere quello che si prospetta e leggere i momenti. La si era presentata come una partita tanto di testa quella tra Jannik Sinner e Nick Kyrgios, ottavo di finale del Masters1000 di Miami.

L’altoatesino arrivava all’appuntamento con tanti punti interrogativi perché le prime apparizioni in questo torneo non erano state scintillanti, nonostante Jannik avesse dimostrato qualità caratteriali eccezionali: otto palle match totali annullate nel due incontri con il finlandese Emil Ruusuvuori e lo spagnolo Pablo Carreno Busta parlavano chiaro. Di contro, Kyrgios aveva messo in mostra un tennis molto brillante, annichilendo uno dei migliori giocatori del circuito come Andrey Rublev, forse anche un po’ stanco e provato dalle vicende extra-sportive.

Ecco che l’azzurro ha alzato molto il proprio livello tecnico, limitando abbastanza bene uno dei colpi migliori dell’avversario: il servizio. La resa in risposta di Jannik è stata assolutamente positiva e spesso è entrato nello scambio, costringendo Nick a muoversi, cosa che soprattutto sul lato destro fatica a fare.

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E poi tanta concentrazione. Nel “mind games” si sapeva che Sinner fosse superiore e quando si è arrivati al tie-break del primo set la capacità di controllo dell’altoatesino ha fatto la differenza, mentre Kyrgios è passato all’harakiri anche perché pressato dalla sensazione di avere un avversario centrato e solido.

Le intemperanze dell’australiano sono state affrontate in maniera molto lucida dall’italiano ed, pur ammettendo le difficoltà della situazione ai microfoni poco dopo il match, è stato in grado di conservare il giusto mood per continuare a esprimere il suo tennis di grande progressione da fondo.

Un esame superato da Jannik, ma per continuare a sognare servirà crescere ancora.

Foto: LaPresse

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