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F1, Aston Martin e McLaren escono con le ossa rotte dalle qualifiche a Sakhir

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Le qualifiche del Gran Premio del Bahrain confermano una serie di evidenti difficoltà per Aston Martin e McLaren. Le due formazioni britanniche deludono le attese, una situazione impensabile alla vigilia di un Mondiale in cui queste équipe erano indicate come le principali papabili per la parte alta della classifica.

Prova da dimenticare quest’oggi per le quattro monoposto citate, ben lontane della Top10. Lando Norris ha dato tutto per inserirsi nella Q3, il tredicesimo posto non è sicuramente il risultato che ci aspettavamo dal nativo di Bristol che dopo i primi passaggi di Barcellona sembrava destinato a contendersi con costanza un posto sul podio.

Delusione anche per Aston Martin, Lance Stroll è stato addirittura eliminato dalla prima sessione con un ritmo decisamente inferiore alle ipotesi della vigilia. La prestazione del canadese è preoccupante per una casa di Londra che ha dovuto rinunciare alla presenza in pista di Sebastian Vettel, positivo al COVID-19 e rimpiazzato dal connazionale Nico Hülkenberg.

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Dal tedesco, chiamato all’ultimo per sostituire il quattro volte campione del mondo, non si poteva chiedere più di un 17° posto, un discorso che non regge per Stroll che ha completato tutti i test a disposizione. Difficoltà anche per l’australiano Daniel Ricciardo, assente nella tre giorni di prove che ha preceduto il via del 2022 per lo stesso motivo di Vettel. 

Il nativo di Perth ha l’opportunità di recuperare nella giornata domani anche se appare obiettivamente difficile vedere entrambe le McLaren nella Top10 dopo il risultato odierno. I freni potrebbero rallentare un’ipotetica rimonta da parte della squadra di Zak Brown, la più grande delusione del gruppo a poche ore dall’inizio del 2022.

Foto. LaPresse

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