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F1, il pilota russo Daniil Kvyat prende posizione: “Mi fa orrore vedere questo conflitto, ma è ingiusto punire gli atleti russi”

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Il conflitto attualmente in corso tra Ucraina e Russia sta provocando molteplici conseguenze anche nel mondo dello sport, con molte federazioni che hanno deciso di vietare la partecipazione di atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali.

Nell’ambito del motorsport, la FIA deve ancora esprimersi in tal senso ed uno dei piloti a rischio (oltre a Nikita Mazepin in Formula Uno) sarebbe il russo Daniil Kvyat. Ex Toro Rosso e Red Bull, il 27enne nativo di Ufa dovrebbe affrontare quest’anno la sua prima stagione nel WEC in LMP2. Kvyat, tramite un messaggio sui suoi profili social, ha voluto dire la sua a proposito degli eventi di questi giorni.

Spero davvero in una soluzione pacifica di questa situazione in Ucraina, che tutti possano vivere in pace e che tutte le parti coinvolte possano trovare una soluzione, sedendosi allo stesso tavolo e dialogando con rispetto. Mi fa orrore vedere due nazioni fraterne impegnate in questo conflitto“, scrive l’ex pilota di F1.

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Non voglio che azioni militari e guerre influenzino il futuro dell’umanità. Voglio che mia figlia e tutti i bambini godano di questo mondo bellissimo. Vorrei anche rivolgermi a tutte le federazioni sportive del mondo, compreso il CIO, sul fatto che lo sport dovrebbe rimanere fuori dalla politica“.

Non permettere agli atleti e alle squadre russe di partecipare alle competizioni mondiali è una soluzione ingiusta e va contro ciò che lo sport insegna per principio: unità e pace. Chi se non gli atleti può fungere da collante tra le nazioni nei prossimi tempi?“, conclude Kvyat.

Foto: Lapresse

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