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F1, ‘Il Processo di Minardi’: “Red Bull più efficiente della Ferrari per l’effetto suolo. Mercedes: sarà lunga”

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E anche il secondo GP del Mondiale 2022 di F1 fa parte dell’album dei ricordi. La risposta di Max Verstappen e della Red Bull è arrivata: dopo il doppio ritiro dell’olandese e del messicano Sergio Perez a Sakhir, la scuderia di Milton Keynes ha alzato la voce grazie all’affermazione di Max davanti alle due Ferrari del monegasco Charles Leclerc e dello spagnolo Carlos Sainz.

Una gara altamente spettacolare animata in particolare dal duello tra Leclerc e Verstappen in cui entrambi hanno dato fondo a tutte le loro risorse per sopravanzarsi. Sfida condizionata poi da alcuni episodi, tipici di un circuito cittadino come quello di Jeddah (Arabia Saudita) dove Safety Car e Virtual Safety Car hanno portato un po’ ad alterare i valori o a cambiare “lo spartito”.

E’ spettato a Giancarlo Minardi, figura storica del Circus e attuale Presidente dell’Autodromo di Imola, dare delle valutazioni nella seconda puntata de “Il Processo di Minardi“, approfondimento di OA Sport.

F1, possibilità sfumata o punti guadagnati per la Ferrari a Jeddah? Circuito favorevole a Red Bull

Giancarlo, bentrovato. Divertito per la gara di Jeddah?

Credo che non si sia divertito solo Giancarlo Minardi, sono sicuramente in buona compagnia“.

Come darle torto, ma questa era della F1 lanciata da Stefano Domenicali e dalla FIA funziona?

L’agonismo in pista risponde a questa domanda. Ci sono state tantissime lotte, non solo per la vittoria, e questo è un dato inconfutabile. E’ possibile rimanere alle spalle di una monoposto e pensare di contrattaccare. Per cui io sono stato colpito positivamente“.

Colpito immagino anche dal confronto tra Verstappen e Leclerc: che idea si è fatto?

E’ stato un duello di altissimo livello, non soltanto per i sorpassi e i contro-sorpassi di cui tanti hanno giustamente parlato. Mi riferisco al ritmo da qualifica che hanno imposto nella fase centrale della corsa, quando hanno girato con le gomme dure. E’ stato incredibile come al giro veloce dell’uno rispondesse immediatamente l’altro“.

Una prova che Leclerc ha compiuto uno step di maturità?

Sicuramente il ferrarista è molto cresciuto negli ultimi anni e ha guidato all’altezza di un campione del mondo come Verstappen. Una gara che si è decisa sui dettagli“.

Si riferisce alle scelte d’assetto? Ferrari più carica dal punto di vista aerodinamico e Red Bull invece più scarica?

Non proprio, mi spiego: indubbiamente le scelte fatte dai due team erano tese a sfruttare i propri punti di forza. La Ferrari ha pensato che il degrado delle gomme sarebbe stato più importante e, se vogliamo, in una gara “normalizzata” senza interruzioni di sorta avrebbe avuto ragione. Si guardi al primo stint e a quanto dopo il 10° giro le gomme medie delle due Red Bull soffrissero maggiormente di quelle delle due Rosse. Con le dure, invece, la musica è stata diversa e Verstappen soprattutto ha sofferto meno del graining e potuto spingere maggiormente, favorito da una monoposto più veloce in rettilineo. La corsa però si è decisa sulla lettura dei momento e nel caso della Virtual Safety Car l’olandese è stato più pronto in fase di ripartenza, mettendosi nella condizione di sorpassare Leclerc“.

Quindi la Ferrari ha commesso un errore a privilegiare una macchina più veloce in curva? 

No perché alla fine Leclerc è arrivato dietro di mezzo secondo e ha ottenuto il giro più veloce del gara per cui non si può parlare di scelta non corretta, citando anche l’episodio della bandiera gialla che ha impedito al pilota del Cavallino Rampante di contrattaccare. Semmai si possono dire due cose: la prima che a Maranello non si aspettavano un così scarso degrado delle mescole dure; la seconda è che la F1-75 non ha un funzionamento dell’effetto suolo efficiente come quello della Red Bull e quindi è costretta a girare in queste condizioni“.

Può spiegarci meglio?

La RB18 può permettersi un assetto più scarico perché evidentemente perde meno in termini di stabilità di quanto accadrebbe con la Rossa nella medesima condizione e inoltre soffre meno del pompaggio potendosi permettere di girare molto più bassa rispetto alle altre. Ferrari, a mio avviso, deve fare dei compromessi regalando qualcosa in velocità“.

E quindi in Australia cosa ci dobbiamo aspettare?

Difficile da dire. Se considerassimo il layout che conosciamo tutti, verrebbe da dire Ferrari perché appunto, dovendo girare più carica e avendo tanta deportanza dalle pance scavate superiormente, va più veloce nelle curve, soprattutto quelle lente. E’ da vedere però come e quanto le modifiche fatte all’Albert Park di Melbourne cambieranno gli equilibri“.

E la Mercedes?

Hanno tanti problemi e non credo saranno in grado di risolverli in fretta. Probabilmente vedremo qualche cambiamento positivo a Imola o a Barcellona, però non è facile per loro se teniamo conto degli sviluppi associati al Budget Cap“.

E’ immaginabile quindi una sfida mondiale tra Ferrari e Red Bull per tutto il 2022?

“Credo di sì e la partita si giocherà tanto sugli aggiornamenti: la Rossa dovrà migliorare l’efficienza aerodinamica; la Red Bull andrà in cerca di una maggiore velocità di grip. Ammetto che se ci fosse la Mercedes, per lo spettacolo, sarebbe il massimo“.

Spettacolo che vedremo sicuramente a Imola dove si preannuncia il pubblico delle grandi occasioni?

Assolutamente sì. I risultati della Ferrari aiutano, ma a prescindere l’appuntamento all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ha in sé un fascino molto particolare“.

IL PRIMO EPISODIO DE IL PROCESSO DI MINARDI

Foto: LaPresse

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