Formula 1

F1, la nuova Mercedes ai raggi X. Come è cambiata rispetto a Barcellona: un progetto non improvvisato

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Due anni or sono la Mercedes lasciò tutti a bocca aperta con il suo innovativo DAS. Era la prima sessione dei test pre-stagionali del Montmelò del 2020, e da quel momento non si parlò d’altro fino al via della stagione, lasciando tra partentesi, ovviamente, l’avvento della pandemia. Fast forward. Arriviamo ad oggi. Giovedì 10 marzo 2022. Turno mattutino del day-1 dei test del Bahrain, quelli ufficiali.

A Barcellona, infatti, molti si sono nascosti e, statene certi, i rivali erano i primi a saperlo. L’attenzione di tutti si era concentrata sulla nuova Red Bull, con pance particolarmente ridotte e sofisticate. Bene, dopo diversi giorni con voci che andavano facendosi sempre più corpose, oggi la Mercedes ha nuovamente spiazzato tutti.

La W13 è una W13 già 2.0, senza mezzi termini. Le novità portate sulla pista di Sakhir sono clamorose, e l’ultima della lista sono gli specchietti retrovisori, posizionati su un sostegno esterno unico nel suo genere. Ma, come detto, la rivoluzione parte da ben altro. Il team di Brackley, infatti, ha riveduto e corretto ala anteriore, fondo e, soprattutto, le pance. 

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Andiamo con ordine. Iniziamo dal muso della Freccia d’argento. La struttura vede le appendici orizzontali con dettagli nuovi e un sistema che permette una flessione notevole in rettilineo alle maggiori velocità. Il fondo, successivamente, vede a sua volta parecchie modifiche rispetto a quanto visto due settimane fa. Lo spazio che occupa è amplissimo con tiranti che lo uniscono alla scocca.

Ma, ovviamente, la domanda è inevitabile. Da cosa deriva tutto questo spazio in più? Dal fatto che le pance della W13, sostanzialmente, non esistono più. O meglio, si sono ridotte in maniera drastica. Le altre 9 scuderie hanno scelto una conformazione orizzontale, in qualche modo tradizionale. Il team anglo-tedesco, invece, ha deciso di spostare l’apertura in verticale, riducendo (nella parte iniziale) la lunghezza della parte, proponendo una monoposto clamorosamente rastremata e snella.

Come ha spiegato Toto Wolff nel corso della giornata è cambiato solamente l’involucro e non la sostanza, ma non si tratta di un cambiamento di poco conto. Sotto alla livrea la Mercedes era già avanti con i lavori, ma a Barcellona ha deciso di giocare “al gatto con il topo” come spesso le capita, proponendo un telaio che, come si è visto oggi, serviva solamente a coprire la vettura.

Oggi, quindi, abbiamo assistito alla presentazione vera e propria della W13, quella che è pronta a battagliare per il titolo. Al momento i cronometri solo l’ultimo interesse del team di Brackley. Il primo obiettivo è proporre una macchina solida e costante. O forse lasciare tutti a bocca aperta come accaduto per il DAS? Questa, tuttavia, è un’altra storia…

Foto: LPS DPPI

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