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F1, le 5 risposte che dovrà darci il GP del Bahrain. Red Bull favorita davanti a Ferrari e a Mercedes?

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Si comincia. Il weekend del GP del Bahrain, primo round del Mondiale 2022 di F1, è finalmente giunto. Dopo le sessioni di test a Barcellona (Spagna) e proprio a Sakhir, la curiosità non manca relativamente a quello che potrà accadere in pista. Ci troviamo nel primo atto di un campionato molto particolare: regolamento tecnico rivoluzionario, monoposto molto cambiate rispetto al 2021 e pneumatici da 18 pollici. Anche per questo motivo i quesiti in vista del fine-settimana sono numerosi. Andiamo ad analizzare i più importanti.

1 – CHE FERRARI VEDREMO A SAKHIR?

E’ la prima domanda che tutti gli appassionati in Italia si pongono. La Rossa nel corso delle prove pre-season ha mostrato una grande consistenza: quasi 4000 km coperti senza nessun problema di affidabilità importante. In più, con le nuove soluzioni al fondo, i tecnici sono riusciti a minimizzare il fenomeno del porpoising. Da capire a questo punto quale sarà la prestazione visto che si è compreso in maniera abbastanza chiara che la F1-75 abbia girato nei test in modalità molto “controllata” a livello di motore e con carichi di benzina rilevanti. Tuttavia, quello che è parso è che la Ferrari arrivi a questo primo round pronta e con certezze rispetto al lavoro da fare, con i piloti contenti del comportamento della vettura.

2 – RED BULL FAVORITA?

Se si prendono in considerazione riflessioni e i pochi dati a disposizione, sembrerebbe che la Red Bull possa godere dei favori del pronostico e in un’immaginaria griglia di partenza preceda Ferrari e Mercedes. La facilità con cui il messicano Sergio Perez e l’olandese Max Verstappen hanno ottenuto certi tempi, senza mai commettere errori di guida e con una RB18 estremamente stabile, fanno credere che la situazione sia quella descritta. In sostanza, il nuovo pacchetto aerodinamico portato nell’ultimo giorno di prove a Sakhir potrebbe aver dato alla scuderia di Milton Keynes un ulteriore vantaggio nei confronti della concorrenza.

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3 – MERCEDES AFFLITTA ANCORA DAL PROBLEMA DEL POMPAGGIO?

Mercedes, oggetto del mistero. La si potrebbe definire in questa maniera la W13. Nel corso della pre-season la vettura di Brackley si è presentata in vesti diverse e soprattutto per le soluzioni adottate nella versione dei test in Bahrain ha impressionato. La rastrematura massima a livello delle pance e la ricerca dell’efficienza aerodinamica esasperata sono tra gli aspetti che più hanno colpito l’attenzione, rivali compresi. Non a caso la Ferrari e altri team si sono pubblicamente lamentati della funzione aerodinamica dei sopporti agli specchietti, ma la FIA alla fine della fiera ha avallato questa interpretazione delle norme. E’ da capire però se le problematiche di set-up e del pompaggio emerse nelle prove pre-stagionali ci saranno anche nel corso di questo weekend. Il team anglo-tedesco potrebbe far debuttare un nuovo fondo proprio per questo, ma staremo a vedere.

4 – MCLAREN QUARTA FORZA IN PISTA?

Alle spalle dei tre top-team ci sarà ancora la McLaren? Non è facile rispondere al quesito. La monoposto di Woking, soprattutto nei test in Bahrain, non ha brillato per i tanti problemi tecnici che hanno costretto il britannico Lando Norris ai box. In più, quest’ultimo si è dovuto sobbarcare tutto il lavoro vista la positività al Covid dell’australiano Daniel Ricciardo, che però sarà alla guida della vettura britannica stando alle ultime informazioni comunicate dalla scuderia. I dubbi però permangono per una macchina che a Barcellona aveva fatto bene, ma che forse deve registrarsi sul fronte affidabilità. Vedremo se Aston Martin, AlphaTauri e Alpine sapranno approfittarne.

5 – CHE IMPATTO AVRANNO LE GOMME?

Per questo GP d’apertura del campionato, la Pirelli ha selezionato le tre mescole più dure della nuova gamma di pneumatici da 18 pollici: la mescola C1 è la P Zero White hard, la C2 è la P Zero Yellow medium e la C3 è la P Zero Red soft. Come spiegato da Mario Isola, Direttore Motorosport del fornitore di pneumatici: “Per questo primo Gran Premio abbiamo optato per le mescole più dure della gamma considerati il layout pista, le caratteristiche dell’asfalto e le temperature ma anche perché le mescole sono completamente diverse rispetto agli anni precedenti. I team hanno già avuto la possibilità di familiarizzare con la gamma pneumatici da 18 pollici 2022 avendo effettuato un totale di sei giorni di test con tutte le mescole, anche se non sempre in condizioni rappresentative. Durante la gara le temperature dovrebbero essere più miti rispetto a quelle di FP1 e FP3, quindi i team dovranno concentrarsi sui dati che riusciranno a raccogliere in FP2 e nelle qualifiche. È ancora difficile prevedere la strategia di gara: in passato il Bahrain è stata una gara con più soste, ma sarà interessante vedere se qualcuno proverà qualcosa di diverso quest’anno“. Si prevede quindi un format in evoluzione, ricordando che la pista di Sakhir è tra le più abrasive in calendario (con un punteggio di 5/5 alla voce abrasività nella classificazione Pirelli) per via di un’asfalto che contiene un’elevata percentuale di granito che porta a livelli elevati di usura e degrado. Inoltre, la sabbia che il vento porta dal deserto circostante e deposita sulla pista può causare importanti problemi di aderenza ed è per questo motivo che a questo circuito, nella classificazione Pirelli, viene attribuito un punteggio di 3/5 relativamente al grip offerto.

Photo LiveMedia/Diederik Van Der Laan/DPPI

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