Formula 1

F1, le gomme per il GP d’Arabia Saudita: Ferrari favorita per la gestione degli pneumatici?

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Il Circus della F1, dopo l’esordio in Bahrain, guarda all’Arabia Saudita e al GP di Jeddah (25-27 marzo). Sul particolare circuito saudita non mancherà l’interesse. La Ferrari ha mostrato chiari segnali di vitalità nel primo appuntamento di Sakhir e tanti si chiedono se ci sarà una replica.

Tra le variabili in gioco ci sono sicuramente le gomme. Pirelli ha scelto le mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Da capire come le squadre sapranno adattarsi alle nuove mescole da 18 pollici, partendo dal presupposto che queste saranno più morbide rispetto a quelle usate in Bahrain.

Compound di gomme che si giustifica per le caratteristiche del tracciato. L’asfalto recentemente posato offre un buon livello di aderenza e livelli ragionevolmente contenuti di abrasione. Carichi e velocità sono, sulla carta, nella media, con un valore complessivo di stress sugli pneumatici non al livello di Sakhir. Un circuito cittadino molto veloce, con tante curve in appoggio e in successione, che però ha subìto delle modifiche per gli incidenti dell’anno scorso.

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Sono state spostate più indietro le barriere di protezione per migliorare la visuale in alcune curve, mentre l’ultima curva (27) è stata allargata rimuovendo una tribuna e questo potrebbe far diminuire ulteriormente il tempo sul giro. La curva 13 presenta ancora un banking di 12 gradi e contribuisce a rendere la pista molto veloce, seconda per velocità solo a quella dell’Autodromo di Monza.

Ci si chiede quali dei top-team sarà favorito. In teoria, tenendo conto della gestione delle gomme nel primo round su un asfalto particolarmente abrasivo, la Ferrari potrebbe avere qualche carta in più da giocare. Tuttavia, come sottolineato da Mario Isola, responsabile Pirelli: I team arriveranno a Gedda senza aver mai provato prima su questo circuito le nuove vetture con gli nuovi pneumatici, e le condizioni potrebbero essere leggermente diverse rispetto all’ultima visita in Arabia Saudita dato che ora la gara si svolge in un altro periodo dell’anno e sono state apportate alcune modifiche al tracciato. Le mescole nominate sono le stesse del 2021, ma sono totalmente nuove rispetto allo scorso anno. Di conseguenza, i team avranno molto lavoro da fare per raccogliere più dati possibili durante le prove libere, soprattutto in FP2 che sarà la sessione più rappresentativa visto che si svolge allo stesso orario di qualifiche e gara”.

Chi riuscirà ad adattarsi velocemente avrà un grosso vantaggio e vedremo se la consistenza della F1-75 sarà ancora la carta vincente per il Cavallino Rampante.

Foto: LiveMedia/DPPI/Antonin Vincent

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