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Formula 1
F1, Mattia Binotto carico: “Non firmo per un secondo posto a Sakhir, forse abbiamo il motore più potente”
Dal 18 al 20 marzo ne sapremo sicuramente di più. Il Mondiale 2022 di F1 è ormai alle porte e il primo round in Bahrain ci darà le prime indicazioni sugli equilibri in pista.
Nel corso della fase pre-stagionale non si è andati in cerca della prestazione pura e le scuderie di maggior rilevanza hanno preferito tener celato il proprio potenziale al 100% per non dare troppi riferimenti alla concorrenza. Ecco quindi che nel contesto da “Risiko” a cui abbiamo assistito a Barcellona (Spagna) e in Bahrain si fa fatica a tracciare un quadro preciso del contesto.
Detto questo, la Ferrari sembra aver cominciato con il piglio giusto: quasi 4000 km coperti nelle sessioni pre-season, nessun apparente problema di affidabilità e la sgradita criticità del pompaggio minimizzata. C’è quindi un clima di cauto ottimismo a Maranello in vista del primo round stagionale.
F1, Mattia Binotto: “Ferrari da 8. Vicini a Red Bull e Mercedes: non siamo favoriti, ma outsider”
Lo si comprende anche dalle parole del Team Principal Mattia Binotto che, intervistato dal Corriere della Sera, ha offerto degli spunti interessanti. “Stavolta non firmerei per un secondo posto a Sakhir. A ogni gara vogliamo il massimo: credo che saremo competitivi subito. Quanto? Due decimi davanti o dietro, non lo so. La Red Bull è molto forte, magari quella di Max sarà davanti a noi e l’altra dietro“, le considerazioni di Binotto.
Una Rossa quindi che vuol battagliare al meglio con Red Bull e Mercedes e potrebbe avere dei vantaggi in avvio di stagione: più dati e certezze sul nuovo progetto; un motore più potente. Legato a quest’ultimo aspetto, il Team Principal del Cavallino Rampante ha sottolineato: “L’anno scorso eravamo 25 cavalli sotto alla concorrenza, abbiamo provato a calcolare ora in base a dati non definitivi: siamo allo stesso livello, forse qualcosina in più. Siamo soddisfatti di quanto raggiunto“.
Un contesto quindi in evoluzione nel quale la Ferrari vuol essere attenta all’interpretazione del regolamento, vedasi la questione degli specchietti usati da Mercedes, e agli sviluppi della propria monoposto dal momento che la partita mondiale si giocherà molto su questi fattori: “Non sono preoccupato dalla nostra capacità di sviluppo ma dai limiti del tetto alle spese. Sarà una variabile molto importante. Abbiamo superato l’apprensione dei primi giri, la macchina è sana, adesso questa apprensione si è trasformata in voglia di confronto. Specchietti Mercedes? La Federazione ha sempre detto che i supporti degli specchietti devono avere soltanto una funzione strutturale. E’ incidentalmente una funzione aerodinamica: non c’è motivo di cambiare orientamento adesso. Per questi motivi in passato ci sono state vietate delle soluzioni“.
Foto: LaPresse