Formula 1
F1, Mattia Binotto: “Verstappen andava penalizzato, era un unsafe release evidente”
Mattia Binotto guarda al bicchiere mezzo pieno al termine del Gran Premio dell’Arabia Saudita, secondo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2022. Sul tracciato di Jeddah, infatti, non è arrivata la seconda vittoria consecutiva per il team di Maranello, ma Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno concluso nuovamente sul podio, con un importante bottino per quel che riguarda la classifica del campionato costruttori.
La Ferrari si porta, infatti, a quota 78 punti in graduatoria, contro i 38 della Mercedes, confermando come le vetture con il Cavallino Rampante stiano performando al massimo in questo primo scorcio di campionato. Il commento del team principal di Maranello è chiaro: “La gara di oggi è stata bellissima e ha visto numerosi episodi – spiega ai microfoni di Sky Sport – Penso che sia stata anche decisa dagli episodi. Per esempio non so come non sia stato dato l’unsafe release a Max Verstappen durante il pit-stop. Mi sembrava palese, Carlos Sainz ha dovuto rallentare in uscita per non centrare l’olandese. Ma non solo, va aggiunta anche la non cessione della posizione da parte di Sergio Perez dopo la ripartenza della Safety Car. Tutti questi casi possono decidere l’intera gara”.
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Mattia Binotto prosegue nella sua analisi della gara di Jeddah: “Abbiamo visto tanto spettacolo con piloti che hanno guidato davvero bene. Dispiace non avere vinto, ovviamente, ma vogliamo guardare al bicchiere mezzo pieno: sugli 88 punti che avremmo potuto conquistare ne abbiamo messi in cascina 78, davvero un ottimo bottino. Nel complesso direi che chiudiamo un weekend positivo, che mi fa anche ben sperare per le prossime gare, che vivremo su tracciati molto diversi tra loro come Melbourne e Imola. Abbiamo sfiorato la pole position, messo due piloti sul podio e centrato il giro più veloce. Perdere così nel finale brucia, ma bisogna anche ammettere come la Red Bull sia davvero tanta roba. Peccato perchè avevamo allungato a 2 secondi il margine prima della Virtual Safety Car, ma alla ripartenza ci siamo ritrovati Max Verstappen attaccato…”.
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Foto: Lapresse