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Formula 1

F1, quali novità per la Ferrari nei test in Bahrain? Fondo anti-porpoising e ali riviste

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Dal 10 al 12 marzo il Circus della F1 volge il proprio sguardo ai test in Bahrain. Sul circuito di Sakhir la partita di Risiko a cui si è assistito a Barcellona (Spagna) dovrebbe lasciare in parte spazio a qualcosa di più consistente e rilevante in tema di prestazione.

Come è emerso dalle dichiarazioni dei piloti e dei vari Team Principal, la priorità sulla pista catalana era quella di fare più km possibili e quindi incamerare informazioni utili per avere una base e soprattutto comprendere la famosa correlazione tra dati al simulatore e quelli sull’asfalto.

Da questo punto di vista in Ferrari i numeri hanno sorriso. La scuderia di Maranello ha potuto contare su una F1-75 che con il monegasco Charles Leclerc e lo spagnolo Carlos Sainz ha coperto 439 giri, pari a 2052 km. Valori spaventosi e tutto fieno in cascina per il Cavallino Rampante.

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In Bahrain, però, ci si aspetta una Ferrari che dovrà confrontarsi con vetture che, stando ad alcune indiscrezioni, saranno profondamente riviste sotto il profilo aerodinamico. Il riferimento è soprattutto a Mercedes e Red Bull, anche se parlare di versione “B” sembrerebbe un’esagerazione. Difficile immaginare che, in regime di Budget Cap, si possa pensare di “cestinare” quanto testato in Spagna in favore di un progetto completamente nuovo.

Per questo, non ci si aspetta una Rossa rivoluzionata, anche perché la F1-75 è nata già con idee e concetti estremamente ricercati e spinti. Si può pensare che a Maranello abbiano lavorato per l’introduzione di un nuovo fondo per ovviare al problema del porpoising (pompaggio), di cui hanno sofferto praticamente tutte le macchine in Catalogna. Un fenomeno, dettato dall’uso dell’effetto suolo e causato dall’aumento del carico aerodinamico. In sostanza, aumentando la velocità, aumenta anche il carico, la monoposto si schiaccia e il flusso d’aria passa in una sezione sempre più piccola del fondo, fino ad arrivare ad una condizione di stallo. Ciò causa una perdita improvvisa di carico e dei continui e strani rimbalzi.

La Ferrari, quindi, potrebbe dotarsi come detto di un nuovo fondo per risolvere tale problematica. Altri aspetti interessanti potrebbero riguardare le ali (anteriore e posteriore). In Spagna la F1-75 ha girato con delle soluzioni, a prima vista, in evoluzione e non definitive rispetto a quel che si può immaginare. E’ ipotizzabile che il Cavallino possa dotare la nuova monoposto anche di ali che siano ulteriormente conformi sia alle caratteristiche della pista affrontata che al concetto della vettura. Vedremo.

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