Formula 1

F1, seconda power unit per Yuki Tsunoda: campanello d’allarme per la “famiglia” Red Bull?

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Red Bull Powertrains, allarme rosso? La domanda è pertinente e non soltanto rispetto alla colorazione tipica della Ferrari, in avvicinamento alle qualifiche del GP di Arabia Saudita, secondo round del Mondiale 2022 di F1.

L’affidabilità in queste ultime ore in Red Bull e AlphaTauri può far preoccupare, considerando i cambiamenti per avarie di natura tecnica che si sono presentate. Dopo che infatti il messicano Sergio Perez ha dovuto sostituire il turbo e l’MGU-H sulla sua power unit e il francese Pierre Gasly si è dovuto dotare di una nuova unità al completo per il problema serio emerso in Bahrain (motore in fiamme), anche il giapponese Yuki Tsunoda ha sostituito in toto il motore.

Motore endotermico, MGU-H, MGU-K e sistema di scarico le componenti cambiate e questo chiaramente potrebbe rappresentare un problema nella gestione dell’annata. A ogni pilota è consentito, nell’arco dell’intero Mondiale, l’utilizzo di 3 turbocompressori, 3 MGU-H, 3 MGU-K, 2 batterie, 2 elementi di elettronica di controllo e 8 sistemi di scarico. Sforare rispetto a questi numeri significa ricevere 10 posizioni di penalità in griglia di partenza.

https://www.oasport.it/2022/03/diretta-f1-gp-jeddah-2022-live-griglia-di-partenza-e-risultati-qualifiche-in-tempo-reale/

Alla fine della fiera, quindi, l’olandese Max Verstappen è l’unico della famiglia Red Bull a non aver dovuto affrontare alcuna sostituzione, ma visto il quadro descritto il rischio potrebbe essere dietro l’angolo e costar caro nel corso della gara di Jeddah.

Foto: LiveMedia/Joao Filipe/DPPI

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