Formula 1
F1, Test Bahrain: analisi seconda giornata. Ferrari convince, ma Red Bull è la più ‘guidabile’? Mercedes, oggetto del mistero
Ce lo si sta chiedendo in maniera chiara: come stanno le cose in questi test di F1 in Bahrain? Difficile dare una risposta perché sembra che in un modo o nell’altro i top-team abbiano cercato di nascondere il loro potenziale o comunque non mostrarlo per non dare troppe indicazioni ai rivali.
Il fatto che il miglior tempo al termine del day-2 sia stato firmato dal danese della Haas Kevin Magnussen, montando gomme C5, evidenzia quanto detto. Tuttavia, alcuni spunti ci sono e possono far sorridere i ferraristi. Nei fatti, la Rossa, sia a Barcellona che a Sakhir, ha dato dimostrazione di essere una monoposto solida e affidabile. Contrariamente alla concorrenza, non ci sono stati problemi di affidabilità e i piani sono stati eseguiti con precisione svizzera nel corso delle sessioni che si sono susseguite, minimizzando la criticità del pompaggio.
La sensazione è che la F1-75 sia la macchina più equilibrata del lotto, per la facilità con cui sia il monegasco Charles Leclerc che lo spagnolo Carlos Sainz riescano a trovare la loro prestazione. Un’auto da 7 o da 8, senza il 10 che ti fa strabuzzare gli occhi, ma con tanta concretezza e costanza di rendimento. Domani, nell’ultimo giorno di prove, ne sapremo forse di più, ma i tempi ottenuti da Sainz e Leclerc in varie condizioni sono buoni, considerando in che modo si sia lavorato.
Certo, la Red Bull fa paura. Stando a quello che si dice nel paddock e anche a quanto fatto vedere dalla RB18, la creatura di Adrian Newey si presenta come la macchina migliore, dotata di una grandissima trazione e probabilmente molto forte nella gestione delle gomme. Alcuni stint di Max Verstappen con gomme morbide lasciano presagire ciò.
Mercedes, invece, è un po’ l’oggetto del mistero. Tutti sono convinti che la “stellare” W13 stia volutamente giocando a nascondino, però il britannico Lewis Hamilton ha negato che si stia facendo pretattica dal momento che dei problemi ci sono. Lewis ha parlato del pompaggio e di una vettura non migliorata rispetto a Barcellona.
A questo punto si attendono ulteriori indicazioni dal day-3 e magari i long run della sessione pomeridiana sapranno essere utili a riguardo.
Photo LiveMedia/Diederik Van Der Laan/DPPI