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Golf, PGA Tour: Scottie Scheffler trionfa all’Arnold Palmer Invitational e vola in testa alla FedEx Cup
Dopo quattro giorni molto intensi di golf, nella meravigliosa cornice del Bay Hill Club & Lodge, è lo statunitense Scottie Scheffler a trionfare nel prestigioso Arnold Palmer Invitational, succedendo al compagno di Ryder Cup Bryson DeChambeau. Secondo successo sul PGA Tour nell’ultimo mese ed in carriera per il 25enne, in grado di mantenere una costanza straordinaria lungo i quattro giorni in condizioni estremamente difficili.
Un giro in pari con il PAR nel quarto e decisivo giorno è bastato al nativo del New Jersey per firmare lo score totale di -5 che gli ha permesso di vincere il torneo. Il punteggio bastato per vincere è piuttosto indicativo della difficoltà del percorso su cui tutti i più grandi protagonisti hanno trovato almeno un giro con punteggi altissimi. Scheffler non è mai andato oltre il +1 del secondo giro, costruendo il suo score nel primo e nel terzo giro.
Tre i giocatori che finiscono al secondo posto ad un solo colpo dal vincitore. Non è bastato all’inglese Tyrrell Hatton uno straordinario giro in 69 colpi per completare la rimonta, resa necessaria dal +6 di ieri. Con lui anche il norvegese Viktor Hovland e uno dei due leader dopo il terzo giro, il padrone di casa Billy Horschel. Come sempre accade, sui percorsi più complessi, emerge a gran voce la qualità dei migliori giocatori, come dimostrano i nomi appena fatti.
Al quinto posto si piazza la coppia statunitense formata da Gary Woodland e Chris Kirk, entrambi autori di un grande torneo, concluso con il punteggio di -3. Risale fino al settimo posto, grazie al miglior punteggio di giornata con un giro in 68, l’australiano Lucas Herbert che arriva ad appaiare Talor Gooch che fa invece il percorso opposto, scendendo dalla prima posizione con un giro in 77 colpi. Completano la top10 Sam Burns e Matt Fizpatrick con il punteggio di -1. Da segnalare la più ampia rimonta di giornata da parte di Hideki Matsuyama, finalmente al suo solito straordinario livello, che recupera ben 38 posizioni, salendo fino alla ventesima. Solo 17esimo il numero 1 al mondo Jon Rahm.
Foto: LaPresse
