Atletica

L’onore di avere Marcell Jacobs, lo sportivo italiano più grande. E la profezia della mamma…

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Da Tokyo a Belgrado, dai 100 ai 60 metri il risultato non cambia: il numero uno, l’uomo più veloce del mondo è sempre azzurro. Marcell Jacobs è ormai un’icona leggendaria del nostro sport, con ogni probabilità il più grande che l’Italia abbia mai avuto. Ci ha portato in una nuova dimensione, che per decenni abbiamo sempre considerato tabù, terra di conquista di americani e caraibici: la velocità pura.

Il portacolori del Bel Paese sa solo vincere. Il palmares parla chiaro: oro alle Olimpiadi nei 100, ai Mondiali nei 60, ma anche agli Europei nei 60, per non parlare dei trionfi con la 4×100 ai Giochi ed ai World Relays. E pensare che in tanti lo avevano volgarmente sminuito dopo l’apoteosi a cinque cerchi. I britannici si erano lasciati scappare delle infamanti accuse di doping, salvo poi subire l’onta della squalifica della 4×100 (sconfitta dall’Italia!) a seguito della positività di Chijindu Ujah. Gli statunitensi si erano chiesti chi fosse e da dove fosse saltato fuori Marcell Jacobs: oggi Christian Coleman e Marvin Bracy lo avranno conosciuto ancora meglio…

Il Messia dell’atletica tricolore ha dimostrato di saper preparare come pochi il grande appuntamento. Ha disputato un inverno su ottimi livelli, senza mai venire sconfitto sul campo (non consideriamo una squalifica per falsa partenza), seppur senza ottenere riscontri strabilianti a livello cronometrico. Era tutto previsto e calcolato: la preparazione era incentrata per raggiungere l’apice proprio per i Mondiali. Inoltre c’è un altro segreto nei trionfi del classe 1994: regge alla grande il susseguirsi delle batterie. Non solo non le patisce dal punto di vista fisico, ma sembra quasi progredire tra un turno e l’altro.

VIDEO Marcell Jacobs campione del mondo: riviviamo la cavalcata da record europeo nei 60 metri

Stiamo parlando ormai di una star planetaria che il mondo intero ci invidia. E’ un onore per l’Italia potersi fregiare di un tale campionissimo che ha riscritto gerarchie che sembravano inscalfibili ed intoccabili per i nostri colori. Eppure non si è mai montato la testa, focalizzandosi anzi su nuovi obiettivi e consapevole di dover lavorare sodo per continuare a progredire. L’oro olimpico avrebbe potuto saziare la stragrande maggioranza degli atleti, figuriamoci se ottenuto nella gara regina dei 100 metri. Non è accaduto invece con Marcell Jacobs, che anzi ha ulteriormente innalzato l’asticella.

A questo punto la mente non può che proiettarsi sugli appuntamenti estivi, in primis sui Mondiali all’aperto che si disputeranno ad Eugene (USA) a fine luglio: battere gli statunitensi a casa loro, proprio coloro che lo hanno sminuito dopo la gloriosa impresa olimpica, rappresenterebbe l’ideale chiusura di un cerchio. Nel 2021 Jacobs corse in 6″47 nei 60 metri indoor, per poi spingersi sino a 9″80 outdoor. Ora ha corso in 6″41 e sognare prestazioni intorno ai 9″70 appare lecito. Ricordiamo una frase della mamma di Marcell Jacobs qualche ora dopo l’assolo di Tokyo 2020: “Sarà l’erede di Bolt e batterà il suo record“. Dopo oggi quella frase non sembra più completamente irrealizzabile…

Foto: Lapresse

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