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Masters 1000 Indian Wells 2022: Berrettini colpisce quando conta, batte Lloyd Harris e va agli ottavi
Non una prestazione scintillante per Matteo Berrettini, ma basta per aggiornare il proprio miglior risultato nel Masters 1000 di Indian Wells accedendo agli ottavi di finale. Il numero 6 del tabellone ci mette poco più di 90 minuti per avere ragione del sudafricano Lloyd Harris, trentaduesimo nelle classifiche mondiali, con il punteggio di 6-4 7-5 nonostante una partita in cui non ha espresso il suo miglior tennis, riuscendo però a manipolare a suo piacimento i momenti importanti della sfida come sanno fare i grandi giocatori, forse prendendo ispirazione dalla lezione che gli impartì Rafael Nadal nella semifinale degli Australian Open.
Nelle prime battute si vede Harris in giornata sì, intuendo le leggere difficoltà dell’azzurro nel leggere le traiettorie più angolate sul suo lato destro. Il sudafricano, dopo una partenza così così, diventa inattaccabile sul proprio servizio, lasciando a Matteo l’incombenza di difendersi con lo stesso fondamentale. Che, anche in una giornata in cui la sua seconda non è ottimale, è sufficiente per non offrire opportunità al proprio avversario. Qui arrivano le differenze tra un ottimo giocatore ed un top 10 consolidato: appena la palla scotta, Berrettini forza le risposte ed Harris inizia a sbagliare. L’azzurro coglie immediatamente l’opportunità che gli si prospetta nel nono gioco, converte l’unica palla break a sua disposizione e fa suo il primo set chiudendo con un ace all’incrocio delle righe.
Matteo prova in qualche maniera ad addormentare la partita, ma il sudafricano non è per nulla domo, sapendo di non avere di fronte la versione fisica migliore del numero 6 del mondo. Che, incappando in un turno di servizio in cui la prima non entra e condita da un paio di errori, si fa trafiggere dal passante di Harris che si prende il break e sale sul 4-1. Berrettini sembra infastidito dal suo gioco e colpisce in maniera rabbiosa: lo fa tra alti e bassi, rischiando il doppio break e conseguente 1-1 nel conto dei set, ma in questo modo fa rifiorire i pensieri nella mente del suo avversario, che torna a traballare quando il match scotta. Un errore da fondo al termine di un gioco combattuto permette al romano, con l’atteggiamento di chi si divorerebbe il mondo, di rientrare. Ormai Harris è scarico e vede volar via un paio di dritti, il che significano altro break subito, offrendosi a Matteo, che non si fa pregare nel chiudere la partita.
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Berrettini chiude la sfida di quest’oggi con 12 ace messi a segno, confermandosi ai limiti dell’ingiocabile quando mette la prima (36/41 complessivo); in attivo anche il suo saldo vincenti/errori non forzati, di 22-18, mentre il sudafricano, che subisce tre break sulle quattro possibilità offerte, chiude con un brutto 14-23, con 15 errori che arrivano con il solo dritto.
Foto: LaPresse