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Ciclismo

Milano-Sanremo 2022: Matej Mohoric fa il vuoto in discesa e trova la più bella vittoria della carriera

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La Slovenia continua a stupire il mondo del ciclismo. Tutti si aspettavano uno sloveno sul gradino più alto del podio della Milano-Sanremo, è venuto fuori però il nome a sorpresa: a trionfare nella 113ma edizione della Classicissima di Primavera è infatti Matej Mohoric, alla vittoria più bella della carriera trovata con un’azione da fenomeno in discesa.

Non c’è stata una gran battaglia per centrare la fuga giusta. Al primo tentativo sono andati via otto uomini: Yevgeniy Gidich (Astana Qazaqstan Team), Artyom Zakharov (Astana Qazaqstan Team), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Filippo Tagliani (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Ricardo Alejandro Zurita (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Diego Pablo Sevilla (EOLO-Kometa), Samuele Rivi (EOLO-Kometa) e Filippo Conca (Lotto Soudal).

Il plotone ha lasciato spazio ai fuggitivi, un margine superiore ai 5′, gestendo però la situazione senza patemi. Il plotone a mano a mano ha ridotto il gap, alzando nettamente l’andatura sui Capi e trovando un ritmo spaziale, sotto la spinta di una UAE Emirates scatenata, sulla Cipressa. In difficoltà i velocisti, il plotoncino di testa si è ridotto nettamente ed è andato a riprendere gli ultimi coraggiosi Tonelli e Rivi in vista del Poggio.

Sull’ultima ascesa, la più attesa, ha preso in mano l’iniziativa uno spettacolare Tadej Pogacar: praticamente all’approccio il primo scatto, successivamente altre tre accelerazioni dello sloveno, che non è riuscito a fare la differenza. L’ultimo attacco è stato quello di Kragh Andersen, ma il drappello di testa ha scollinato praticamente compatto.

Il momento più importante è arrivato dunque sulla successiva discesa: un attimo di attesa quello che ha sfruttato Matej Mohoric, funambolo con la strada all’ingiù. Lo sloveno ha guadagnato a mano a mano metri fondamentali, pennellando le curve e nessuno è riuscito a reagire: vantaggio che è aumentato all’entrata nel centro di Sanremo e gestione nel chilometro conclusivo che lo ha lanciato verso la vittoria a braccia alzate.

Alle sue spalle la sorpresa Anthony Turgis (TotalEnergies) si è preso la piazza d’onore, mentre la volata dei battuti è stata vinta da Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), terzo, davanti a Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Pogacar. Migliore degli italiani un eccellente Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa), undicesimo.

Foto: Lapresse

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