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MotoGP, GP Indonesia 2022. Bastianini e gli altri outsider per la riconferma, ma Bagnaia e gli altri big puntano al riscatto

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Dopo una settimana di sosta, il Motomondiale si appresta a vivere il secondo atto dell’intenso 2022. I centauri si sfideranno in un contesto inedito, il Mandalika Street Circuit, dove domenica 20 marzo andrà in scena il redivivo Gran Premio di Indonesia. La gara è particolarmente attesa poiché l’appunto inaugurale, disputatosi in Qatar una decina di giorni orsono, ha lanciato una serie di temi e di spunti interessanti.

Enea Bastianini è reduce da un inaspettato trionfo, che ha aperto un fronte inatteso. La Ducati è sì molto competitiva, come ci si aspettava, ma con la moto del 2021! È comprensibile che nella fase iniziale della stagione i nuovi modelli debbano ancora essere pienamente rodati, cionondimeno la GP22 ha evidenziato svariati difetti e criticità. Nel paddock c’è la consapevolezza che la Casa di Borgo Panigale possa avere per le mani il miglior mezzo meccanico dell’anno, ma la nuova versione è ancora lontana dalla quadra del cerchio.

Il ventiquattrenne riminese ha capitalizzato al meglio la situazione, raccogliendo un perentorio successo a bordo di una GP21 collaudata e ancora estremamente performante. La situazione è destinata a cambiare, perché le moto versione 2022 sono destinate a migliorare esponenzialmente, a differenza di quelle vecchie, ormai giunte al limite del loro sviluppo. Tuttavia Bastianini ha viepiù confermato di essere un pilota capace di lasciare il segno anche nella classe regina, nonché un serio candidato alla sella di una Desmosedici nel Factory Team 2023 a fianco di Francesco Bagnaia.

MotoGP, Enea Bastianini dà spettacolo con una Ducati del 2021. Che smacco per il team ufficiale

Proprio Pecco è uno dei delusi del Gran Premio del Qatar, così come Fabio Quartararo e Marc Marquez, ovverosia i tre principali pretendenti al Mondiale 2022. Il ventiquattrenne piemontese ha faticato a correre in difesa ed è incappato in una brutta caduta, che oltre ad abbattere Jorge Martin, ha partorito un brutto “zero” alla voce punti incamerati, costringendolo a inseguire i due rivali, almeno giunti al traguardo, seppur lontani dai quartieri nobili della classifica. Il ventiduenne francese ha dimostrato come i limiti della Yamaha M1 non fossero pretattica, ma difficoltà concrete. El Diablo non è andato oltre un’anonima nona piazza, che potrebbe fare da prodromo a una difesa del titolo proibitiva. Infine il ventinovenne spagnolo ha sì chiuso quinto, ma è stato sovrastato nelle prestazioni dal compagno di box Pol Espargarò, indice di come non sia riuscito a sfruttare appieno il potenziale di una RC213V ringalluzzita rispetto al passato.

Dunque il Gran Premio di Indonesia è particolarmente atteso, perché Lusail è stato terreno di conquista per gli outsider. I favoriti, invece, sono invece ripartiti dal Qatar leccandosi le ferite. Cosa succederà a Mandalika? Ci sono veramente tante incognite da sciogliere in questo inizio di Mondiale 2022 particolarmente frizzante. La verità è che i valori appaiono molto fluidi e possa accadere di tutto. L’incertezza è la base dello spettacolo e la miccia in grado di accendere l’interesse da parte del pubblico. Di argomenti per assistere a una gara pregnante ce ne sono a bizzeffe. La parola alla pista.

Foto: MotoGPpress.com

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