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NASCAR Cup Series, Phoenix: Hendrick cerca il tris nel primo short track del 2022
La lunga maratona della NASCAR Cup Series prosegue dal catino di Phoenix. L’evento che ci apprestiamo a vivere è oltremodo particolare, il primo short-track del calendario dopo il Superspeedway di Daytona, l’ovale di Fontana (2 miglia) ed il ‘tradizionale’ impianto da 1 miglio e mezzo di Las Vegas.
Il tracciato di Avondale è stato completamente ristrutturato nel 2018, un cambio radicale per una pista che da due anni accoglie il gran finale della NASCAR (Championship 4).
Il catino di Phoenix ha una metratura di un miglio con delle curve ben diverse tra di loro. La prima ha una pendenza di 8°, la seconda ha un banking progressivo dagli 8 ai 9 gradi.
Tutto è diverso per ‘Turn 3-4’ che hanno un’inclinazione progressiva di 10-11°. L’ovale è stato completamente rinnovato negli anni con il cambio del posizionamento della linea di partenza ed arrivo che attualmente si trova pochi metri prima della caratteristica ‘DogLeg’.
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La ‘Ruoff Mortgage 500’, il nome ufficiale di questo evento, ha premiato negli ultimi tre anni Kyle Busch (2019), Joey Logano (2020) e Martin Truex Jr (2021). I tre in questione, insieme a Denny Hamlin, Chase Elliott e Kyle Larson, rispettivamente a segno nell’autunno del 2019, 2020 e 2021, sono da tenere in considerazione insieme a Kevin Harvick (Haas #4), nove volte nella ‘victory lane’ deserto dell’Arizona. Attenzione però a quest’ultimo che non ha mai primeggiato da quando questo impianto è stato riconfigurato.
Hendrick Motorsports cerca il tris in Arizona, una missione non scontata. Al momento la principale realtà legata a Chevy non si è ancora imposta con Chase Elliott #9 e William Byron #24, piloti da tenere in considerazione in uno degli ovali più caratteristici dell’intero calendario.
Foto: LaPresse