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Paralimpiadi Pechino 2022, il Cremlino si scaglia contro l’esclusione degli atleti russi: “Una vergogna”
La guerra tra Russia e Ucraina continua a tenere banco non solo dal punto di vista diplomatico ma anche sportivo. Negli ultimi giorni sono piovute cancellazioni di eventi e sanzioni ai danni della Federazione Russa, ultima delle quali il divieto agli atleti paralimpici di prendere parte alla manifestazione a cinque cerchi.
Inizialmente l’IPC (Comitato Paralimpico Internazionale) si era pronunciato a favore del movimento russo, decidendo di non procedere con l’esclusione dei suoi agonisti. Poi l’immediato dietrofront, che ha lasciato l’amaro in bocca 83 sportivi contando anche la pattuglia bielorussa.
Sulla vicenda è intervenuto nientemeno che Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin e nome sulla bocca di tutti in queste ore drammatiche. Peskov non ha usato mezzi termini per esprimere la sua disapprovazione: “Questa situazione è decisamente mostruosa – riporta l’agenzia di stampa statale ufficiale russa TASS – una vergogna per il Comitato Paralimpico Internazionale, perché non riesco a trovare altre parole per descrivere questa decisione”.
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Sulla stessa linea il Ministro dello Sport russo Oleg Matytsin, il quale ha reso noto di aver fatto ricorso contro la scelta dell’IPC, portando la questione dinnanzi alla Corte Arbitrale per lo Sport: “Siamo attualmente al lavoro per stabilire la nostra posizione legale per intentare azioni legali sulla protezione dei diritti dei nostri atleti, contro la discriminazione degli atleti in base alla loro etnia e l’uso dello sport come strumento di pressione politica”.
“La decisione odierna di bloccare la nostra squadra è una palese violazione dei diritti degli atleti e una manipolazione della Carta Olimpica e dei valori delle vite umane nel perseguimento di obiettivi politica”. Intanto i Comitati di Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda e Islanda si sono già dichiarati favorevoli alla decisione presa dall’IPC.
Foto: Lapresse