Ciclismo

Parigi-Nizza 2022, le pagelle: Jakobsen è un ‘bullo’ in volata, Laporte doppio animo

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In una giornata che assomigliava tanto ad una tappa di trasferimento ma rivelatasi invece un vero e proprio tormento a causa di cadute e del forte vento, la Parigi-Nizza 2022 ha visto esultare ad Orleans Fabio Jakobsen. Queste le pagelle di questa giornata.

FABIO JAKOBSEN (Quick Step-Alpha Vinyl) 10: basterebbe il successo, sesto del 2022, per promuoverlo. Ma in primis è stato bravissimo ad evitare tutte le insidie della frazione odierna, rimanendo sempre nel gruppo dei migliori. Nella volata finale è attentissimo nel fiondarsi su van Aert e Laporte, per poi ‘bullizzare’ in volata il belga in poche, potentissime pedalate. Velocista come pochi.

WOUT VAN AERT (Jumbo-Visma) 8: anche oggi una delle anime della corsa. Sempre pimpante, sempre a caccia di un posto al sole. Con la squadra, al momento dei ventagli, cerca in ogni modo di scrollarsi di dosso gli eventuali avversari per la volata finale sfruttando i ventagli, ma non ha fatto i conti con uno Jakobsen in condizioni cinque stelle extralusso.

Parigi-Nizza 2022: i ventagli non fermano un super Fabio Jakobsen, battuti van Aert e Laporte

CHRISTOPHE LAPORTE (Jumbo-Visma) 9: un gregario in maglia gialla, che però vuole prolungare il suo magic moment. Può servirgli ogni secondo possibile e immaginabile da limare, come fatto nel secondo traguardo volante di giornata. Nel finale si mette a completa disposizione di van Aert e, approfittando di un ‘vuoto’ di Senechal quasi fa il colpaccio. Alla fine la maglia gli rimane sulle spalle.

MADS PEDERSEN (Trek-Segafredo) 5,5: Bene, molto bene fino all’ultimo chilometro. Così come Jakobsen, è attentissimo nell’evitare le trappole disseminate nel percorso, ma nello sprint finale non va oltre al quinto posto, battuto anche da Luka Mezgec (Voto 6,5).

LUCA MOZZATO (B&B Hotels-KTM) 7: Dichiarò di ispirarsi a Boonen, il corridore vicentino ancora a secco di successi tra i professionisti. Il telaio però c’è, a testimoniarlo il ventesimo posto nella scorsa Parigi-Roubaix in un vero e proprio inferno. Evidentemente gli piacciono le condizioni difficili: in una giornata caratterizzata dal vento, rimane sempre nelle posizioni di testa e alla fine si prende il settimo posto.

JOAO ALMEIDA (UAE Team Emirates) 5: Dopo il quinto posto all’UAE Tour ci aspettavamo qualcosina di più da parte sua. Va bene il vento, vanno bene le cadute, ma ci aspettavamo un p’ più d’attenzione da parte del portoghese che in carriera ha sempre fatto della sua maturità un suo punto di forza. Nel finale non riesce a tenere nemmeno le ruote del gruppo Martin, un piccolo campanello d’allarme.

DAVID GAUDU (Groupama-FDJ) SV: Seconda caduta in cinque giorni per il francese dopo quella del Laigueglia. Tagliato immediatamente fuori, ad un certo punto alza bandiera bianca e taglia il traguardo ultimo, a 9’52” da Jakobsen, vedendo le sue chance di lottare per la generale letteralmente spazzate via.

Foto: LaPresse

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