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Parigi-Nizza 2022, sesta tappa: Burgaudeau si inventa il colpo di mano, battuti Pedersen e van Aert. Si vede Mozzato

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Mathieu Burgaudeau ha vinto la sesta tappa della Parigi-Nizza 2022. Il francese ha conquistato il primo successo da professionista in carriera. Il 23enne si è inventato una spettacolare azione quando mancavano dieci chilometri al traguardo, inscenando uno stupendo colpo di mano in coda a una frazione di 214 km su un percorso che proponeva ben cinque GPM tra Courthezon e Aubagne.

L’alfiere della TotalEnergies ha attaccato sullo zampellotto di Lascours (1,2 km al 6,5% di pendenza media), dove era posto un traguardo volante (non era segnato come gran premio della montagna). Mathieu Burgaudeau, che nel proprio palmares vantava come miglior risultato fino a oggi il terzo posto alla Coppa Sabatini 2021, ha guadagnato un vantaggio massimo di uan dozzina di secondi e, stringendo i denti, è riuscendo a giungere sotto lo striscione del traguardo, precedendo di misura il gruppetto dei migliori, rientrando violentemente ma troppo tardi.

Secondo posto per il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Campione del Mondo 2019 che aveva vinto la terza tappa a Dun-le-Palestel. Il belga Wout van Aert, tra i favoriti della vigilia considerando la tipologia del finale, ha chiuso in terza posizione: si tratta della quinta presenza sul podio di giornata in questa edizione della Corsa verso il Sole (aveva vinto la cronometro individuale due giorni fa). Da segnalare la decima piazza di Luca Mozzato, che è uscito dal gruppo insieme a Christophe Laporte quando mancavano tre chilometri all’arrivo, venendo poi riacciuffato. Subito alle sue spalle si è piazzato Niccolò Bonifazio, compagno di squadra di Burgaudeau.

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Lo sloveno Primoz Roglic resta al comando della classifica generale con 39 secondi di vantaggio sul britannico Simon Yates e 41” sul francese Pierre Latour, più attardati il colombiano Daniel Martinez (a 56”), il russo Aleksandr Vlasov (a 59”) e il britannico Adam Yates (a 1’11”). Domani andrà in scena la tappa regina: 155 km da Nizza al Col de Turini, durissimo arrivo in salita (15,2 km al 7,2% di pendenza media).

Ad animare la sesta tappa era stata una fuga di sei uomini, ripresi quando mancavano 25 km: il kazako Yevgeniy Fedorov (Astana Qazaqstan Team), il belga Sebastien Grignard (Lotto Soudal), lo svizzero Johan Jacobs (Movistar Team), l’olandese Julius Van Den Berg (EF Education-Easypost), i francesi Valentin Madouas e Victor Koretzky (B&B Hotels-KTM).

Foto: Lapresse

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