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Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Mondiali 2022: Zhou sfida Uno e Kagiyama. Ma Grassl cerca il blitz
Non saranno presenti né il detentore del titolo olimpico Nathan Chen né il più grande di tutti i tempi Yuzuru Hanyu; tuttavia sono molteplici gli spunti d’interesse nella gara maschile dei Campionati Mondiali 2022 di pattinaggio artistico, evento in scena a Montpellier (Francia) dal 23 al 27 marzo.
Sì perché per l’occasione l’atleta da seguire con particolare curiosità sarà lo statunitense Vincent Zhou, deciso a fare bene dopo essere stato costretto al forfait nella prova individuale dei Giochi di Pechino in quanto positivo al Covid-19. Il nativo di San Josè però per compiere l’impresa dovrà contare sulla sua unica arma, la capacità tecnica, incrociata con un pannello tecnico di maniche larghe (complice delle rotazioni non sempre complete).
Zhou inoltre dovrà misurarsi con due pattinatori di altissimo profilo, ovvero i due giapponesi Yuma Kagiyama e Uno Shoma, rispettivamente argento e bronzo olimpico, sulla carta superiori e qualitativamente migliori anche se non dovranno compiere alcun errore di peso per non venire scavalcati dal principale outsider.
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Ma attenzione. Perché contesti particolari come questo, con l’atmosfera post olimpica e la defezione in toto dei concorrenti russi e cinesi, regalano storicamente sorprese. Per questo motivo l’Italia potrà permettersi di sognare con Daniel Grassl, reduce dallo splendido e storico quinto posto ottenuto a Pechino 2022 e a tutti gli effetti in lizza per una medaglia.
Sul ghiaccio francese l’allievo di Lorenzo Magri si ritroverà davanti a un bivio interessante da un punto di vista strategico: andare sul sicuro, quindi senza quadrupli nello short per non rischiare nulla, oppure tentare l’all in aggiungendo più salti da quattro giri di rotazione al proprio arsenale.
Occhio però a non sottovalutare altre personalità capaci di sparigliare le carte, specie se in giornata positiva: tra questi spicca il sudcoreano Juhnwan Cha, il canadese Keegan Messing, il georgiano Morisi Kvitelashvili e, non ultimo, l’azzurro Matteo Rizzo, apparso decisamente carico e ipermotivato, specie a seguito dello sfortunato libero delle Olimpiadi.
Foto: LaPresse