Perché si è ritirato Jannik Sinner contro Cerundolo? Motivo e tempi di recupero

Jannik Sinner si è dovuto ritirare dal Masters 1000 di Miami a causa di vesciche ai piedi. Questo è il problema fisico che ha costretto il tennista italiano ad abbandonare improvvisamente il campo durante il quarto di finale contro Francisco Cerundolo. L’altoatesino ha alzato bandiera bianca nel corso del primo set, quando si è trovato sotto per 1-4 contro l’argentino. Si è trattato di un forfait inaspettato e per nulla annunciato, visto che non c’erano stati segnali di questa criticità.

Jannik Sinner conduceva infatti per 40-0 nel corso del quarto game e, sul suo turno di battuta, sembrava lanciato verso un agevole 2-2. In quel momento, però, la luce si spegne: l’azzurro non è perfetto su una palla corta e poi non riesce più a giocare in maniera ottimale, il sudamericano è aggressivo e opera il break. Il 20enne va sotto per 1-3, nel game successivo Cerundolo conserva il servizio a zero (nove punti consecutivi nel giro di tre minuti) e il nostro portacolori prende la sua decisione.

Jannik Sinner va a stringere la mano all’avversario, comunica al giudice di sedia l’intenzione di abbandonare e prende la via degli spogliatoi. Poco dopo arriva la comunicazione del problema di vesciche, riportata dal giornalista Giorgio Spalluto e poco dopo anche dal comunicato dell’ATP. Per un tennista si tratta di una criticità abbastanza ricorrente e che non desta particolari preoccupazioni, ma di sicuro il momento non è dei migliori per l’azzurro, che settimana scorsa non era sceso in campo per affrontare Nick Kyrgios a Indian Wells. 

Jannik Sinner ne aveva già sofferto nel recente passato: agli ottavi di finale di Vienna nel 2020 si ritirò sul 2-1 del primo set in favore del russo Andrey Rublev.

L’azzurro ha dichiarato nel post-partita: “La vescica mi è venuta dopo una scivolata contro Kyrgios. Ho imbottito la scarpa, ci ho provato, ma la situazione è peggiorata contro Cerundolo: non riuscivo a camminare. Ora ci vorrà qualche giorno di riposo, forse una settimana. Faremo degli esami approfonditi. A Montecarlo non so se ci sarò, spero di sì“.

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Foto: Lapresse