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Rugby, polemica All Blacks causata da un tweet per l’8 marzo: “Grati alle donne che ci permettono di giocare”

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Non sono mancate polemiche per un tweet senz’altro discutibile con cui la Nazionale maschile di rugby della Nuova Zelanda, gli All Blacks, ha voluto celebrare nella giornata di ieri la festa della donna; le parole utilizzate per elogiare le donne in occasione dell’8 marzo sono state considerate sessiste e poco gentili nei confronti delle donne.

Infatti, la giornata internazionale della donna dal punto di vista degli All Blacks è stata celebrata ricordando il ruolo per certi versi passivo delle donne che, letteralmente, “ci permettono di giocare al gioco che amiamo“, allegando foto di atleti accompagnati da madri, moglie e figli.

https://twitter.com/AllBlacks/status/1500961834806902786

Tuttavia, tale celebrazione non è stata gradita: per molti, sarebbe stato più adatto porre in primo piano i risultati delle Black Ferns (Nazionale neozelandese femminile di rugby), Campionesse del Mondo e vincitrici della medaglia d’oro a Tokyo 2020. Criticata anche la scelta dei soggetti in foto, ad esempio Wing Sevu Reece, reo di aver ferito una donna nel 2018.

https://www.oasport.it/2022/03/rugby-sei-nazioni-2022-la-scozia-ai-raggi-x-e-lavversaria-giusta-per-infrangere-il-tabu-di-sconfitte/

Chiaramente, in seguito alle polemiche scaturite dal tweet sono arrivate le scuse da parte dei vertici federali neozelandesi, come riferito da Ansa: “Ci scusiamo per quanto accaduto, NZR e il nostro team hanno celebrato la giornata internazionale della donna su tutti i canali digitali ufficiali: il nostro intento era quello di ritrarre i molti ruoli che le donne ricoprono nel rugby“.

Foto: LiveMedia/Luigi Mariani

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