Salto con gli sci
Salto con gli sci: Stefan Kraft vince col brivido a Oberstdorf, sul podio Jelar e Zajc. Giovanni Bresadola 35°
Si è conclusa da poco la competizione dal trampolino di volo di Oberstdorf. E sull’HS235 tedesco ci pensa Stefan Kraft a dare all’Austria una gioia col brivido, respingendo per un nonnulla l’assalto degli sloveni in una gara caratterizzata da parecchi cambi di idee sulla stanga di partenza solo per riportarla spesso all’originale (la 18).
Dopo una prima serie da 232 metri e 223.2 punti, potenzialmente preludio di una vittoria per dispersione, Kraft finisce in difficoltà nella seconda perché è il vento alle spalle che ne crea a lui come ad altri. I 189.8 punti conseguiti con la quota 207 raggiunta da ultimo a saltare gli permettono però di restare davanti: 413 contro i 411.3 di uno Ziga Jelar fortemente aiutato da una seconda serie da 220 metri, dopo che nella prima era sì arrivato anch’egli a 232, ma con 15.3 punti in meno dell’austriaco.
Completa il podio Timi Zajc, che fa esattamente 400 in condizioni sempre non facili, ma in cui riesce a destreggiarsi bene (222.5 metri con il primo salto, 207 con il secondo). Appena dietro, pur con salti simili tra di loro (217 e 219 metri, 202.4 e 196.1 punti), Anze Lanisek, a 398.5, mentre è quinto il primo dei non sloveni Kraft a parte, il polacco Piotr Zyla, che raggiunge le quote di 223.5 e 228.5 metri per complessivi 396 punti quasi equamente distribuiti.
Discorso simile si può fare per i 393.8 di Marius Lindvik, che però scende dal quarto al sesto posto e precede, con i suoi 393.8 punti, l’uomo che regala venti di novità alla Norvegia, Bendi Jakobsen Heggli, che peraltro rimonta dalla dodicesima posizione e fa 386.2. Ancora Slovenia per l’ottavo posto con Peter Prevc, a 383.8, mentre questo round in chiave Coppa del Mondo generale lo “vince”, ma non di così tanto, Karl Geiger: il tedesco è nono a quota 383, ma si ritrova Ryoyu Kobayashi subito dietro.
Per il Concorde giapponese recupero di tre posti, 378.8 e contenimento della rimonta dell’austriaco Michael Hayboeck, che si ferma appena fuori dalla top ten con 376.8 dopo aver bucato il primo salto (173.5 punti) e aver compiuto un’eccezionale risalita dal 23° posto grazie ai 225.5 metri e 201.6 punti del secondo, che come punteggio è dietro solo al 203.4 di Jelar nella serie.
Giovanni Bresadola, che si era qualificato per il sostanziale rotto della cuffia per la gara odierna, chiude 34° a quota 163.3 sfiorando i 200 metri (198), togliendosi la soddisfazione di precedere il norvegese Halvor Egner Granerud, autore di un pessimo (per i suoi standard) salto da 161.1 punti. Da segnalare la caduta nella seconda serie dell’austriaco Daniel Huber: nessuna conseguenza reale, ma inevitabile il 30° posto a 314.1.
Foto: LaPresse