Oltre Cinquecerchi
Scacchi, Europei 2022: partono bene Vocaturo, David, Valsecchi e Brunello
Sono partiti oggi gli Europei individuali di scacchi 2022 in quel di Brežice, Terme Čatež, in Slovenia, e portano segnali variabili per i giocatori italiani impegnati, che sono 15 in totale. Anche se, in realtà, quest’oggi sono andati alla scacchiera in 13, perché Lorenzo Lodici ha guadagnato il punto gratis perché la bulgara Nadya Toncheva non è comparsa alla scacchiera; ugualmente, Michele Godena non è apparso nel confronto che doveva opporlo al macedone Hedon Miftari.
Per quanto riguarda gli altri, ci sono da registrare quattro vittorie. Daniele Vocaturo, il numero 1 d’Italia, in uscita da una Partita Italiana con il Nero, costringe l’olandese Eline Roebers a pensare su ogni mossa, creandole sempre più problemi fino a forzare l’ingresso in un finale superiore di Torre, Alfiere e pedoni (di cui uno in più per lui) contro Torre, Cavallo e pedoni. Alberto David entra, con l’ucraina Anastasiya Rakhmangulova, in una variante abbastanza rara (benché usata due volte da Magnus Carlsen con il Bianco) della Difesa Siciliana, ma ne sfrutta tutti i vantaggi in fatto di posizione e grande pressione contro il pessimo piazzamento dei pezzi del Nero per vincere in 42 mosse.
Situazione simile, rientrando in una variante aggressiva del Gambetto di Donna Rifiutato, per Alessio Valsecchi, che sfrutta un chiaro errore strategico dell’irlandese Trisha Kanyamarala per procurarsi una struttura pedonale superiore e un miglior movimento della Donna, fattori che portano alla vittoria in 48 tratti. Sorride anche Sabino Brunello, che in un finale superiore, ma non facile, sfrutta uno svarione del croato Damjan Horvat per portargli via l’importante pedone b e, insieme, tutta la partita.
Scacchi: al via domani gli Europei 2022 individuali. Presente un folto gruppo italiano
Quattro anche le patte. Pier Luigi Basso non riesce a sfondare contro l’olandese Siem van Dael, che è molto preciso nell’arrivare in un finale di Torri con pedone in più, ma che per la posizione di questi non si può vincere. Luca Moroni, con il Nero, non sfrutta una posizione interessante con lo sloveno Maj Zirkelbach, mentre Andrea Stella (Italiana con il Nero anche per lui) non trova che il mezzo punto anch’egli, con l’inglese Zoe Varney. Chi riesce a compiere un mezzo miracolo è il Maestro Internazionale Angelo Damia, che ferma bene il belga Daniel Dardha. Il finale è paradossale: l’italiano, con il Bianco, ha re e pedone, il belga, con il Nero, ha Cavallo, re e due pedoni, ma la posizione risultante, tutta sul lato di Re, è patta.
Niente da fare per Alberto Barp, che cede al numero 9 del tabellone Ivan Cheparinov, ma contro il bulgaro si difende bene fino almeno alla trentesima mossa, poi finisce in un finale inferiore di Alfieri di colore uguale e ne paga le conseguenze. Federico Manca, invece, pur di tenere con l’armeno Shant Sargsyan spreca tantissimo tempo nelle prime quindici mosse: l’orologio gli presenta il conto in maniera abbastanza salata e anche rapida. Tea Gueci deve subire fin da subito con il croato Sasa Martinovic, finendo in posizione passiva quasi subito. Gioca molto bene per venti mosse Gianni Marchesich con Luka Budisavljevic, poi non si accorge di un tatticismo a centro scacchiera e subisce la sconfitta dal Grande Maestro serbo. Infine, Alessandro Franco non ha mai molte reali speranze con l’irlandese Conor Murphy.
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