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Short track, Andrea Cassinelli: “Arianna Fontana mi ha infamato, non sono un bullo. O rettifica o andremo in tribunale”

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Continuano i momenti di tensione in seno alla Nazionale italiana di short track: dopo Tommaso Dotti, ora è la volta di Andrea Cassinelli, il quale risponde con una nota ufficiale, di seguito riportata integralmente, alle dichiarazioni di Arianna Fontana. L’azzurro si difende dalle accuse rivoltegli, respingendo al mittente quanto addebitatogli.

Di seguito la nota integrale di Andrea Cassinelli: “Con riferimento alle dichiarazioni rese da Arianna Fontana ed amplificate sui media nelle scorse settimane, durante le quali riferiva dei suoi rapporti tesi con la FISG, ha tra l’altro fatto affermazioni gravemente lesive del mio onore e della mia reputazione. Ho atteso un po’ prima di rispondere alle sue accuse infondate, sia perché non volevo compromettere la serenità del nostro ambiente sportivo proprio nei giorni che precedevano i campionati italiani, appena conclusi, sia perché speravo che nel frattempo si rendesse conto di aver sbagliato e che non fosse giusto coinvolgermi in questa sua contrapposizione con la federazione, ben sapendo che abbiamo vissuto anche fianco a fianco, periodi intensi di lavoro, di sacrifici, durante i quali più volte lei si è complimentata con me per il lavoro e per i risultati ottenuti insieme, compresa una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino 2022. Per la stima che ho dell’atleta, confidavo nel fatto che si scusasse per le sue dichiarazioni, ma purtroppo, ad oggi, questo non è ancora successo. Non posso accettare di essere pubblicamente additato, anche se solo per un episodio risalente ad oltre tre anni fa, come uno che in allenamento abbia tenuto un comportamento da bullo, aggressivo, volutamente, pericoloso e finalizzato a farla cadere. E un’accusa tanto infondata quanto infamante, che non mi ha mai rivolto in precedenza e che vivo con grande dispiacere, anche perché, credo sia evidente a tutti cosa possa voler dire questa accusa per me, per la mia famiglia e per i miei amici. Io non sono un violento e sono sempre stato corretto sia nella mia vita privata sia nell’attività sportiva, ed essendo ben consapevole dei rischi che si corrono in questo sport, è impossibile che io possa anche solo aver pensato di danneggiare volutamente qualcuno in pista. Confido ancora che Arianna rettifichi le sue dichiarazioni, diversamente mi vedrò costretto a tutelare la mia persona avanti le autorità competenti“.

Foto: LaPresse

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