Ciclismo

Strade Bianche donne 2022, Longo Borghini vuole giocarsela con le olandesi: percorso duro ed emozionante

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Sabato sarà il giorno della Strade Bianche: una gara relativamente giovane, nata nel 2007, ma che nel corso di questi quindici anni ha regalato tante emozioni, imponendosi quasi alla stregua di una grande classica. Dal 2015 si tiene anche la prova femminile, immediatamente entrata nel circuito World Tour diventando un appuntamento in cui le migliori delle corse di un giorno si sfidano senza soluzione di continuità.

Partenza dalla Fortezza Medicea di Siena, arrivo a Piazza del Campo: i due estremi coincidono con la gara maschile, ma il percorso sarà parecchio differente. In primis, la corsa femminile partirà con due ore e mezza d’anticipo, alle 9.10; oltre questo, anche il percorso che affronteranno i due plotoni non sarà lo stesso. La gara donne si concluderà dopo 136 chilometri, 48 in meno rispetto alla controparte degli uomini: anche i settori di strade bianche saranno di meno, 8 contro gli 11 dell’altra gara per un totale di 31,6 chilometri, ma questo non vuol dire che la gara sarà meno appassionante.

L’inizio è difatti condiviso con la gara degli uomini: a Vidritta potranno iniziare i primi attacchi, mentre a Bagnaia, uno dei tratti più lunghi da quasi 6 chilometri, ci si aspetta un altro scossone bello deciso alla corsa. Radi e La Piana metteranno un po’ di fatica al gruppo; poi si saltano a piè pari i tratti di Lucignano d’Asso e di Pieve a Salti, 20 chilometri praticamente attaccati di strade bianche, prerogativa degli uomini.

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L’altro grande assente è il temuto settore di Monte Sante Marie, uno dei punti focali della corsa maschile con 11,5  chilometri di sterrato. Sarà però presente, in precedenza, quello di San Martino in Grania, che propone 9500 metri quasi tutti in salita; tra i -25 e i -12 invece le ultime tre difficoltà, Monteaperti (800 metri ma con uno strappo che supera il 10%), seguito successivamente da Colle Pinzuto (2400 metri, ma che toccano anche il 15%) e la chiusura a Le Tolfe, 1100 metri ma che si inerpicano fino a raggiungere il 18%.

La fase finale proporrà invece numerosi saliscendi, fino ad arrivare alla via Esterna di Fontebranda, che attraversa l’ultimo chilometro; un ipotetico gruppetto si giocherà tutto nell’ultimo strappo a 500 metri dal traguardo, quello di Santa Caterina, che tocca anche il 16%; chi scollinerà per prima potrà avviarsi in leggera discesa verso il traguardo di Piazza del Campo. 

Nelle ultime quattro stagioni Siena è diventata un feudo olandese: lo scorso anno Chantal Blaak ha proseguito nella striscia cominciata con Anna van der Breggen nel 2018 e proseguita con Annemiek van Vleuten. A provare a mettere i bastoni tra le ruote alle neerlandesi ci sarà Elisa Longo Borghini: il successo del 2017 è stato seguito da altri tre piazzamenti sul podio, il che sottolineano la sua affinità con la corsa. Ma il secondo posto dello scorso anno brucia ancora, ci si aspetta che il bronzo olimpico si voglia giocare tutte le sue carte per mettere in bacheca un altro importante successo nella sua grande carriera.

Foto: LaPresse

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