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Tennis, Ivan Lendl su Murray: “L’erba è probabilmente la superficie che meglio si adatta ad Andy”
Tra Ivan Lendl e Andy Murray c’è davvero grande sintonia, e questo non lo si scopre di certo oggi. Sotto la guida dello statunitense, il britannico ha vinto, tra i tantissimi titoli, tre slam e due ori olimpici e ha conquistato la prima posizione al mondo nel ranking ATP. Dopo cinque anni dall’ultima volta, i due sono tornati di nuovo uniti e ora sono pronti per raggiungere altri importanti traguardi.
Intervistato dal Daily Mail, lo “zar” ha raccontato come è rinata la collaborazione tra i due: “Andy mi ha contattato e mi ha detto molto chiaramente: ‘Senti Ivan, non so quanto tempo mi rimane per essere qui, quindi voglio stare insieme alle persone che sanno cosa devo fare e come posso ottenere questo e subito’. Quello che mi ha detto ha un senso, ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di riprovarci ancora una volta”.
Lendl è rimasto colpito dalla prestazione di Murray contro Medvedev a Miami: “Può sembrare stupido, ma non sapevo davvero cosa aspettarmi da quella partita… Sono rimasto piacevolmente sorpreso, davvero. Penso che Andy abbia giocato un’ottima partita, è stata molto più equilibrata di quanto non dica il punteggio finale, ci sono state molti game decisi dopo un 30-30 o situazioni di lotta, e gli scambi sono stati buoni. Credo che se avesse servito un po’ meglio avrebbe fatto ancor di più”.
Ivan ha poi parlato della grande determinazione di Murray nonostante la protesi all’anca: “Stiamo vivendo qualcosa di incredibile, dal momento che nessuno l’ha mai fatto prima di lui, ma forse questo farà parte della nuova normalità nel prossimo futuro. La medicina è una cosa meravigliosa, lo dimostra Andy in persona, chiaramente abbiamo fatto molta strada in questi aspetti. Ai miei tempi non era immaginabile che si potesse tornare a fare sport professionistico dopo essersi fatto una protesi all’anca. Ma guardiamo anche cosa ha ottenuto Rafa (Nadal) agli Australian Open. Tutti questi ragazzi hanno una determinazione spettacolare, sono come dei bulldog che combattono ogni giorno per ottenere cose che nessuno ha mai fatto prima”.
Per Lendl la chiave di tutto è la testa: “Andy è sempre stato in una buona posizione, ha subito capito che in un contesto come questo, dove hai di fronte alcuni dei migliori giocatori della storia del tennis, non puoi perdere tempo a sentirti frustrato perché finirà per distruggerti. È ancora molto bravo, ma non puoi perdere la concentrazione o iniziare a preoccuparti degli altri, questo non ti aiuterà. Serve la mentalità per resistere e andare avanti”.
L’obiettivo principale sarà quello di tornare a giocare al meglio sull’erba, dove…“Se ci metti la testa, puoi ottenere cose incredibili. Rafa ha confessato che non era nemmeno sicuro di poter giocare di nuovo prima dell’Australia, e abbiamo visto come è andata a finire. Non ho dubbi che questi ragazzi possano fare cose insperate. L’erba è probabilmente la superficie che meglio si adatta ad Andy, e allo stesso tempo è la superficie peggiore per molti dei giocatori del tour in questo momento. Anche solamente questo fatto aumenta immediatamente le sue possibilità“.
Foto: LaPresse