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Tennis, non un momento facile per l’Italia: Berrettini, Sinner, Sonego e Musetti tra difficoltà tecniche, spettri e problemi fisici

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Un momento complicato. Dopo un inizio di stagione confortante in casa Italia, suggellato dalle semifinali raggiunte da Matteo Berrettini agli Australian Open e dai quarti di finale nel caso di Jannik Sinner, l’annata del tennis italiano al maschile sta riservando alcune problematiche.

L’uscita di scena totale dei rappresentanti del Bel Paese nel Masters1000 di Indian Wells non va sottovalutata e pesa per quella che è una valutazione rispetto all’ultimo periodo. Si parte dai principali alfieri del Bel Paese, ovvero Berrettini e Sinner.

Il romano, sconfitto quest’oggi dal “normale” Miomir Kecmanovic negli ottavi del 1000 californiano, è parso molto lontano dalla sua miglior condizione: lento, indolente e impreciso nel corso dei vari incontri che si sono visti negli States. Certo, l’ennesimo infortunio ad Acapulco (Messico) agli addominali non gli ha permesso di presentarsi al meglio della forma, ma la sensazione è che in Matteo non vada qualcosa anche a livello di testa. E il riferimento è alla sua vita privata.

Masters 1000 Indian Wells 2022, Matteo Berrettini deve arrendersi a Miomir Kecmanovic negli ottavi di finale

Spettri di malasorte che hanno adombrato anche Sinner. L’altoatesino, dopo i quarti a Melbourne, ha deciso di cambiare registro e di scegliere una nuova guida tecnica: da Riccardo Piatti a Simone Vagnozzi. Un inizio di percorso però condizionato prima dalla positività al Covid, con forfait a Rotterdam e Marsiglia, e poi con la rinuncia all’ottavo odierno contro Nick Kyrgios per uno stato influenzale, a quanto si sa. Una situazione non così confortante anche perché la scadenza dei 1000 punti di Miami è arrivata e l’approccio eventuale al torneo in Florida non è dei migliori qualora ci fosse un recupero.

Non se la passa bene neanche Lorenzo Sonego che, con la brutta sconfitta contro Benjamin Bonzi negli States, ha dato seguito al periodo negativo con quattro ko negli ultimi quattro match disputati, ivi compreso il singolare di Coppa Davis contro la Slovacchia. In questo caso, probabilmente, troppe trasvolate per il piemontese che si è un po’ “scaricato” per una programmazione non così lungimirante.

Scorrendo la classifica ci sono un Fabio Fognini, obbligato anch’egli a passare la mano per influenza negli USA, e Lorenzo Musetti che, nonostante gli indubbi miglioramenti sulle superfici veloci, ha evidenziato ancora limiti evidenti al cospetto dei grandi servitori come l’americano Reilly Opelka.

Una fase quindi non semplice per tanti motivi e vedremo se nella prosecuzione della stagione il trend di sfortuna e negatività muterà.

Foto: LaPresse

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