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Precisione
Tiro a segno, Sofia Ceccarello e Danilo Dennis Sollazzo lanciano l’Italia dei giovani a suon di podi in Coppa del Mondo
Cominciare una nuova stagione meglio di così era davvero difficile. Per l’Italia del tiro a segno il 2022 sembra essere partito col piede giusto: 5 podi nel corso della prima tappa della Coppa del Mondo, tenutasi a Il Cairo, e tanto tanto entusiasmo, legato anche all’avvento di una nuova gestione tecnica federale targata Niccolò Campriani.
Ma di chi è il merito? In particolare di Sofia Ceccarello e Danilo Dennis Sollazzo, entrambi specialisti delle gare di carabina, sono stati capaci nel poligono egiziano di esaltarsi sia individualmente sia in team.
Entrambi classe 2002, addirittura dello stesso mese (Ceccarello nata il 2 dicembre, Sollazzo il 5, solo tre giorni dopo), hanno avuto due percorsi diversi.
La ravennate infatti è stata più precoce, e a 19 anni può già vantare nel suo palmares un titolo europeo (nella tre posizioni), oltre che una partecipazione alle Olimpiadi, quelle di Tokyo, mentre il lombardo si è reso autore di un percorso un po’ più articolato e graduale, culminato però qualche giorno fa nella vittoria nella gara ad aria compressa dai 10m all’esordio in Coppa del Mondo, cosa non da tutti, anzi per pochissimi.
Certamente è difficile pronosticare dove potranno arrivare entrambi, anche perché il tiro a segno, vista la longevità, ma anche il logorio psicologico a cui sottopone i propri protagonisti, è sport quanto mai imprevedibile, ma una breccia verso la porta delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata aperta e non solo con Ceccarello e Sollazzo protagonisti, ma simboli di una nazionale che può mettere in mostra i suoi talenti, come ad esempio nella pistola Paolo Monna, Federico Nilo Maldini e Margherita Veccaro; senza dimenticare i più esperti Marco Suppini, Martina Ziviani e Lorenzo Bacci o il “capitano” Riccardo Mazzetti.
Le carte in regola per fare bene ci sono tutte anche perché, tornando col focus su Sofia Ceccarello e Danilo Dennis Sollazzo, hanno dimostrato di essere pronti a fare coppia nelle gare di Mixed Team, con il secondo posto colto a Il Cairo, alle spalle della Norvegia, che può essere un buon viatico in vista delle prossime gare. Una spinta in più verso gli impegni dei prossimi due anni.
Foto: ISSF