Ciclismo
Tirreno-Adriatico 2022, pagelle settima tappa: Bauhaus perfetto, Nizzolo beffato per un soffio
Ultima tappa della Tirreno-Adriatico 2022: partenza ed arrivo in quel di San Benedetto del Tronto per la passerella finale con l’attesissimo arrivo in volata. A trovare il successo è stato il tedesco Phil Bauhaus, portacolori della Bahrain Victorious, che ha beffato Giacomo Nizzolo proprio negli ultimi metri. Pura gestione per Tadej Pogacar UAE Emirates che, dopo il dominio dei giorni scorsi, coglie il successo in classifica generale.
PAGELLE SETTIMA TAPPA TIRRENO-ADRIATICO
PHIL BAUHAUS, voto 10: il tedesco non si era nascosto prima della tappa, nell’intervista rilasciata ad Eurosport aveva chiaramente lasciato intendere di voler vincere sul traguardo di San Benedetto del Tronto. Gli è servita una volata perfetta per riuscirci, dovendo battere non solo i suoi avversari ma anche il forte vento frontale. Uno slalom eccezionale per cercare le ruote migliori e scappare dall’insidia dell’aria, fino alla scelta di tempo perfetta per uscire e battere chi sembrava molto in vantaggio rispetto a lui.
GIACOMO NIZZOLO, voto 8: l’azzurro stavolta ci è andato vicinissimo. Il lavoro fatto dalla sua squadra è stato perfetto, l’unico problema è stata l’esposizione al vento forse con un pelo di anticipo. Alla fine un secondo posto è un buon risultato che fa ben presagire per i prossimi appuntamenti ma chiudere la corsa dei due mari con una vittoria sarebbe stato un capolavoro.
KADEN GROVES, voto 8: il giovane australiano tenta la stesa via di Bauhaus e per poco non centra il colpaccio. Rimane coperto fino agli ultimi metri, forse un po’ troppo indietro. La velocità raggiunta è forse anche più alta di quella del vincitore ma Bauhaus è stato più bravo di lui a trovare gli spiragli giusti tra gli avversari. L’impressione è che Groves farà molto parlare di sè nel corso della stagione.
DAVIDE CIMOLAI, ALBERTO DAINESE, voto 7: rispettivamente quarto e quinto, rendono ben tre gli azzurri finiti in top5 sul traguardo di San Benedetto del Tronto. Cimolai è costretto a fare tutto da solo, mentre Dainese metta la sua squadra a lavorare già da molto lontano. L’uomo della Cofidis esce forse un po’ troppo presto allo scoperto, mentre per Dainese vale quello che abbiamo detto per Groves, la sua rimonta è straordinaria ma parte troppo da lontano.
ARNAUD DEMARE, TIM MERLIER, voto 4: erano gli uomini più attesi e non sono riusciti ad andare oltre un nono ed un undicesimo posto. La Groupama-FDJ e la Alpecin-Fenix si mettono in testa al gruppo sin dal primo momento per riprendere la fuga e ottenere un arrivo in volata, solo per poi scomparire nel momento più importante. Demare rimane chiuso da Alexander Kristoff sulla sinistra ma era decisamente in ritardo, mentre Merlier non è mai realmente un fattore nello sprint.
TADEJ POGACAR, voto 10 e lode: ovviamente è un voto per l’intera corsa e non per la tappa odierna, decisamente poco impegnativa per gli uomini di classifica, ma è un tributo più che dovuto ad un fenomeno come se ne vedono pochi. Seconda Tirreno-Adriatico consecutiva in un inizio di stagione in cui le vittorie sono già 7 e tutte di peso. Finiremo presto gli aggettivi per descrivere le imprese dello sloveno.
Foto: LaPresse