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Tirreno-Adriatico 2022, Tadej Pogacar implacabile: stacca tutti sul Carpegna e domina da padrone

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Sulla salita di Marco Pantani ad illuminare gli occhi dei tifosi del grande ciclismo c’è un altro fuoriclasse assoluto: Tadej Pogacar è davvero implacabile, continua a dominare in lungo e in largo alla Tirreno-Adriatico 2022. Nella sesta frazione, con protagonista il Monte Carpegna, lo sloveno della UAE Emirates trova il sesto successo stagionale, sbaraglia la concorrenza e chiude la pratica in chiave classifica generale.

Prima ora ormai come d’abitudine percorsa ad una media altissima. Una fuga di nove uomini ha preso il largo, all’attacco il francese Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen), l’austriaco Marco Haller (Bora-Hansgrohe), gli italiani Davide Bais (Eolo-Kometa) ed Alexander Konychev (Team BikeExchange-Jayco), gli spagnoli Alex Aranburu e Lluis Mas (Movistar), il campione del mondo Julian Alaphilippe, il danese Mikkel Honorè (Quick-Step Alpha Vinyl) e lo statunitense Quinn Simmons (Trek-Segafredo).

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Il plotone con la UAE Emirates e la Bahrain-Victorious ha gestito al meglio la situazione, lasciando un margine risicato. Davanti Simmons ha preso il largo sulla prima ascesa al Carpegna, agguantando punti fondamentali per la maglia verde, mentre dietro il ritmo alto ha costretto ad alzare bandiera bianca Remco Evenepoel.

Dopo una discesa affrontata a grandi velocità il tutto si è andato a decidere ovviamente sulla seconda ed ultima scalata al Carpegna. Ci ha provato Giulio Ciccone, ha tentato l’attacco Mikel Landa, ma la scena se l’è presa tutta Pogacar: il suo primo attacco è bruciante e mette fuori gioco tutti i rivali.

Scalata in solitaria per la maglia azzurra che esulta a braccia alzate con oltre un minuto di margine sugli inseguitori. Alle sue spalle Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), secondo anche in classifica generale, che ha regolato il già citato Landa. Nella top-5 anche Richie Porte (Ineos Grenadiers) ed il nostro Damiano Caruso, quinto.

Foto: Lapresse

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