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Atletica, nuovo raduno per la 4×100: l’Italia si ritrova, i Campioni Olimpici abbracciano due grandi novità
Sono passati poco più di otto mesi dalla strepitosa impresa compiuta dalla 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’Italia ha conquistato la medaglia d’oro nella staffetta veloce ai Giochi, regalando un’impresa leggendaria a tutto il Paese e scrivendo una memorabile pagina di storia dell’atletica azzurra e dello sport tricolore. Gli eroi di quella magia si ritroveranno per un rauno a Roma dal 20 al 24 aprile. Si tratta della seconda reunion, a un mesetto di distanza dal primo appuntamento. Il tecnico Filippo Di Mulo aveva riscontrato delle criticità nei cambi e nell’intesa all’interno del quartetto, ma è riuscito a ottenere una seconda finestra per cercare di affinare la preparazione in vista dei Mondiali di luglio e degli Europei di agosto.
Marcell Jacobs, Campione Olimpico dei 100 metri e fresco di trionfo iridato sui 60 indoor, riabbraccerà Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta. Jacobs ha annunciato che parteciperà al Meeting di Savona il prossimo 18 maggio correndo sui 200 metri, mentre Filippo Tortu ha optato per i 100 metri a Nairobi (Kenya) il 7 maggio. Prima dei vari esordi stagionali all’aperto, ci sarà modo di valutare il rendimento della staffetta e di entrare nel vivo della marcia che condurrà ai grandi eventi estivi.
C’è una grande novità rispetto al raduno di marzo: si tratta di Filippo Randazzo, finalista olimpico nel salto in lungo e capace di correre i 100 metri in 10.23. Entra in gruppo anche lo juniores Federico Guglielmi, mentre sono confermati Davide Manenti, Wanderson Polanco, Matteo Melluzzo, Giovanni Galbieri, Chituru Ali. La staffetta azzurra non si cambia rispetto a Tokyo, ma ad esempio potrebbero esserci degli inserimenti pensando alle batterie degli Europei (precedono di poco la finale dei 200, a cui puntano Tortu e Desalu). Al lavoro anche la 4×100 femminile con Irene Siragusa, Gloria Hooper, Anna Bongiorni, Vittoria Fontana, Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Aurora Berton, Johanelis Herrera.
Foto: Lapresse
