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ATP Barcellona 2022, Carlos Alcaraz si distrae per un set e batte Kwon Soon-woo nel 2° turno

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Altalena di emozioni nel match tra Carlos Alcaraz (n.11 del mondo) e il coreano Kwon Soon-woo (n.71 del ranking) nel secondo turno dell’ATP di Barcellona (Spagna). Sulla terra rossa iberica il giovane talentuoso iberico ha sofferto più del previsto contro l’asiatico, ma alla fine ha prevalso con il punteggio di 6-1 2-6 6-2.

Una sfida sulle montagne russe nella quale Alcaraz si è un po’ “distratto” nel secondo parziale, dopo che nel primo aveva dato spettacolo. L’allievo di Juan Carlos Ferrero ha avuto il merito di ritrovarsi nella terza frazione e di concludere con facilità. Agli ottavi di finale ci sarà un derby per Carlitos, visto l’incrocio con Jaume Munar, uscito vittorioso dal confronto con la testa di serie n.9, Nikoloz Basilashvili.

PRIMO SET – Si assiste a un soliloquio dell’iberico che dipinge tennis in campo. Colpi di rara potenza alternati a smorzate di pregevole fattura strappano applausi e il 5-0 è la logica conseguenza. Il coreano, quasi tramortito, trova il modo per strappare un game, ma l’epilogo della prima frazione sullo score di 6-1 lascia poco spazio alle interpretazioni.

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SECONDO SET – In questa fase si vede tutta l’inesperienza di Alcaraz. Il break in apertura dà la sensazione che la fine del confronto sia vicina e invece il buon Kwon infila una serie di sei giochi a zero. Il meccanismo perfetto dello spagnolo si inceppa completamente e le misure del campo sono smarrite. Il coreano sale di livello e con autorevolezza si porta a casa il set sul 6-2.

TERZO SET – Il ragazzino di Murcia mette le cose al loro posto e in apertura il break stavolta dà un connotato chiaro. Non si perde più Carlitos e il doppio vantaggio maturato nel quinto game mette in ghiaccio la partita. Sul 6-2 infatti cala il sipario con l’iberico che mette a referto 1 ace, l’80% di efficienza con la prima di servizio e il 44% con la seconda, avendo in risposta una resa pari al 61% rispetto alla seconda in battuta del rivale.

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

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