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Billie Jean King Cup 2022: Italia-Francia, ad Alghero le azzurre cercano l’approdo alla fase finale

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2533: tanti sono i posti a sedere disponibili al Tennis Club Alghero, dove sul veloce outdoor si giocherà Italia-Francia, preliminare valido per l’approdo alla fase finale di Billie Jean King Cup 2022, con il nome che è ormai cambiato da un paio di stagioni rispetto a quello storico, Fed Cup.

Le azzurre guidate da Tathiana Garbin, in questa fattispecie, sono Camila Giorgi, Jasmine Paolini, Martina Trevisan, Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto. Molto potrebbe dipendere dalla forma della numero 1 d’Italia, che è sì al numero 30 del ranking WTA, ma quest’anno ha raccolto poco e nulla: terzo turno agli Australian Open, poi tre sconfitte consecutive al primo turno e la mancata partecipazione, per qualche acciacco di troppo, a Indian Wells e Miami. Risultati, questi, che nella Race la pongono vicinissima all’uscita dalle 100.

Le due che, invece, quest’anno sono riuscite a fare meglio in termini di risultati sono senza ombra di dubbio Lucia Bronzetti e Jasmine Paolini. Per la riminese è dallo scorso luglio che si sta assistendo a una crescita continua, che è andata a un match point dal giocare i quarti di finale a Miami. La parola d’ordine in questo caso è continuità, così come lo è per la toscana, che pezzo dopo pezzo seguita a far fruttare quanto di buono emerso dalla presenza al suo fianco di Renzo Furlan. Anche per queste ragioni l’inusuale scelta del veloce ha un senso, benché arrivi proprio prima della stagione sul rosso vera e propria. Le nostre giocatrici, in sostanza, sono riuscite a rendere bene su queste superfici da metà 2021 in avanti, e una legittima speranza di far bene esiste.

Billie Jean King Cup 2022, Italia-Francia: i precedenti tra le azzurre e le transalpine

Del resto, va notato come al team transalpino manchi una figura fondamentale, quella di Caroline Garcia. Chiaramente non è nella versione migliore, quella che l’ha portata anche nelle prime 5 del mondo, ma si tratta ugualmente di un colpo che rimette in un certo equilibrio questo confronto per diverse ragioni. Innanzitutto, di fatto i destini di Julien Benneteau dipendono molto dalla forma di Alizé Cornet, che però sta vivendo una stagione di estrema incostanza dopo i quarti di finale agli Australian Open, soprattutto in termini di sconfitte non proprio attese. Con l’infortunio anche di Clara Burel è stata chiamata Harmony Tan, che nella Race è attualmente la terza miglior francese, ma il vero punto di domanda riguarda Kristina Mladenovic, che nel corso dell’anno, nel tentativo di recuperare lo smalto perduto, le ha tentate tutte, ma non è ancora riuscita a vincere un match.

Due parabole opposte, quelle italiana e francese, negli ultimi anni. Dal 2016, per l’Italia era iniziata una discesa rapidissima: lontanissimi i tempi delle quattro vittorie tra 2006 e 2013, molto più vicini quelli della necessità di dover ripartire dai gruppi zonali. Missione compiuta nel 2020, ma nel frattempo ci si è messo di mezzo il Covid-19, foriero di un rinvio di un anno della sfida con la Romania. Questa, disputata senza Simona Halep, ha determinato una sofferta, ma importante vittoria azzurra. La situazione francese è invece figlia di quel che sta accadendo alle big del recente passato. Solo tre anni fa la selezione transalpina vinceva, per di più in Australia e con il colpo di mano di Mladenovic su Barty, che il giorno prima non aveva lasciato neanche un game a Garcia. Lo scorso anno, a situazione nettamente cambiata, non ha passato il girone delle Finals, e adesso non può certo garantirsi certezze in terra sarda.

Foto: LaPresse

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