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Boxe: Gennady Golovkin e Ryota Murata nella battaglia in Giappone per unificare le cinture mondiali dei medi

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Sarà mattina, in Italia, quando Gennady Golovkin e Ryota Murata daranno vita a quello che è già stato ribattezzato Big Drama in Japan. In palio tre titoli mondiali: WBA (Super), IBF e IBO dei pesi medi. Si doveva salire sul ring il 29 dicembre, ma la pandemia di Covid-19, con la diffusione della variante Omicron, ha rinviato abbondantemente questo confronto.

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Si tratta della ventiduesima difesa di titolo per “GGG”, un record, ma anche Murata scherza molto poco. Medaglia d’oro olimpica a Londra 2012, il nipponico ha subito due sconfitte in carriera, ma ha battuto tutti i suoi avversari. Questo perché il franco-camerunense Hassan N’Dam N’Jikan e l’americano Rob Brant sono stati affrontati due volte da Murata. Nella prima occasione il giapponese ha perso, nella seconda ha pensato che, in fondo, aspettare fino alla fine delle 12 riprese fosse qualcosa di non strettamente necessario.

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Il kazako ha già definito questo come il confronto del 2022, senza troppi mezzi termini. Così ai media giapponesi: “Venerdì compirò 40 anni, ma mi sento molto  bene. Sabato affronto il vostro campione e sono molto motivato. Non sento il peso degli anni. Per questo continuerò a salire sul ring finché mi sentirò di farlo. Per ottenere una forma perfetta devo allenarmi duramente, vivere uno stile di vita sano, ma tutto mi riesce in modo naturale e mi fa star bene. Diversi giornalisti mi hanno detto che Canelo vuole combattere di nuovo con me, che è una questione personale. Se lo è, perché sono passati quattro anni dal nostro ultimo incontro? Finge! Trovo assurdo che faccia un’affermazione del genere! Murata è importante per me ora. Non guardo avanti, non faccio programmi, ho troppo rispetto per Murata e il suo lavoro. Il campione WBA è un grande pugile e io sono venuto in casa sua per sfidarlo. Non vedo l’ora di combattere in un’arena piena. Mi è mancato. Sarà emozionante: abbiamo stili simili. Siamo potenti colpitori, aggressivi e attacchiamo. Il nostro match sarà un regalo per i tifosi di boxe. Secondo me, sarà il combattimento dell’anno“.

Alla Saitama Super Arena i due torneranno a combattere dopo esser stati fermi molto a lungo: 26 mesi di stop per il giapponese, 16 per il kazako. E con l’unificazione dei titoli all’orizzonte, per Canelo diventerebbe effettivamente sempre più difficile evitare lo scontro con “GGG”, per un terzo ed evidentemente definitivo capitolo di una saga iniziata nel 2018. Il tempo, anche se di poco, è dalla parte di Murata, che è classe 1986, sempre quasi “scientifico” nello scegliersi i combattimenti, meno della metà di quelli di Golovkin in carriera.

Sebbene sia già stato in Giappone, il kazako è alla sua prima volta nella terra del Sol Levante da professionista: non è difficile immaginarlo a cercare una conclusione piuttosto rapida del combattimento, per non concedere spazio al tempo e a Murata, pugile che, sebbene sfavorito, ha dimostrato di saper praticare una boxe rilevante a livello tecnico e offensivo. E sarà sostenuto da un’arena enorme, con tutto quello che può risultare da una simile battaglia su un ring nipponico.

Foto: LaPresse

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